Bugie, telefonate e prove distrutte: ecco perché Calligaris è stato condannato
Depositate le motivazioni della sentenza con cui l’imprenditore è stato giudicato colpevole per l’omicidio di Tatiana Tulissi
Una lite iniziata al telefono, qualche ora prima. Degenerata nel tardo pomeriggio a causa di un motivo probabilmente futile, eppure servito a Paolo Calligaris per fare uscire tutto il risentimento che provava da tempo nei confronti di Tatiana Tulissi, brutalmente uccisa nel novembre del 2008 davanti al cancello del seminterrato che della loro villa di via Orsaria, a Manzano, prima colpita violentemente al capo (forse con un oggetto contundente) e poi finita a revolverate - quattro in tutto -...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto