Omicidio-suicidio a Varese, 84enne spara alla testa alla moglie e poi si uccide
Il femminicidio-suicidio si è consumato nell'abitazione della coppia a Cuasso al Monte, vicino al confine con la Svizzera
Spara alla moglie e si suicida. L'ennesimo femminicidio è avvenuto ieri a Cuasso al Monte, piccola comunità montana al confine con la Svizzera e l'Alto Varesotto. Una tragedia familiare che non trova spiegazioni quella che ha visto Pierluigi Lachi, ex orafo in pensione che per anni ha lavorato in Svizzera, 80enne da tempo in pensione, impugnare la propria pistola, regolarmente detenuta, e sparare contro la moglie, Pinuccia Anselmino, coetanea e pensionata, colpendola alla testa. Lachi, dopo aver ferito in modo gravissimo la moglie, ha rivolto l'arma contro se stesso suicidandosi. Non prima, però, di aver chiamato il 112 chiedendo i soccorsi per la compagna.
Lui è morto sul colpo. Quando il personale sanitario ha raggiunto la villetta in via Cuasso al Piano 14, infatti, per il marito non c'era più nulla da fare. La moglie era invece gravissima ma ancora viva. Trasportata all'ospedale di Circolo di Varese ha lottato per tutto il pomeriggio. Poi, intorno alle 20 la notizia del decesso. Quella consumatasi a Cuasso al Monte è una tragedia che nessuno avrebbe potuto prevedere. I carabinieri della compagnia di Varese e del nucleo investigativo del comando provinciale di Varese hanno ascoltato nelle ultime ore vicini e familiari. E nulla di strano è emerso dalle loro dichiarazioni: marito e moglie erano affiatati, gentili con tutti, mai uno screzio. Nel loro passato non compare alcun episodio violento, nessuna denuncia. Le ragioni dell'accaduto restano quindi, al momento, del tutto incomprensibili.
"Qualunque sia stata la motivazione una vicenda così non può essere accolta se non con una disperazione a cui mi unisco", ha detto il sindaco di Cuasso, Loredana Bonora. "Sono rimasta anch'io colpita. Come sapete Cuasso è una piccola comunità e viviamo forse con molta emotività, che supera anche i ruoli istituzionali".
Pubblicato su Il Messaggero Veneto