Caduta mortale alla Bioman, gli indagati salgono a undici
Si amplia l’inchiesta sull’infortunio sul lavoro nell’azienda di Maniago. Eseguita l’autopsia: l’operaio è morto per le lesioni interne
MANIAGO. Si amplia l’inchiesta sull’infortunio sul lavoro in cui ha perso la vita, il 29 marzo scorso, Soufine Touhami, l’operaio marocchino di 27 anni residente a Ortovero, dipendente di una ditta esterna, precipitato dal tetto del capannone della Bioman spa.
I nomi iscritti sul registro degli indagati in vista dell’autopsia, slittata a ieri, sono saliti da 4 a 11, a seguito degli approfondimenti dello Spsal. Sono stati nominati solo due consulenti di parte, Giovanni del Ben (per un’indagata) e Enzo Micaletto per i familiari della vittima.
Dall’autopsia, eseguita dal medico legale Antonello Cirnelli, è emerso che l’impatto è avvenuto prima con i piedi, poi con la schiena. Il giovane è morto dissanguato per le lesioni interne.
Il caso è piuttosto complesso, per il grande numero di soggetti coinvolti, i cui ruoli ed eventuali profili di responsabilità nella vicenda sono ancora da definire. Bioman spa ha fatto ristrutturare il tetto del capannone due anni fa, ricevendo il relativo certificato di esecuzione dei lavori a regola d’arte.
Dopodiché ha affidato l’installazione dei pannelli fotovoltaici a un’azienda, autorizzata a subappaltare l’opera alla G.Engineering. Il datore di lavoro di Touhami, invece, era la Star srls di Milano (nome che non constava alla Bioman).
L’operaio stava camminando sul tetto, quando uno dei pannelli portanti in fogli di alluminio si è piegato sotto i suoi piedi. La caduta da 16 metri è risultata fatale. Gli inquirenti hanno individuato nella Adria plm spa la ditta produttrice del pannello che ha ceduto (Adria plm spa) e hanno collegato alla Osd amianto srl invece la dichiarazione della corretta posa del tetto.
In questa primissima fase dell’inchiesta risultano indagati l’ad in materia di sicurezza, il presidente del cda e il rspp di Bioman spa; l’amministratore unico della Star srls; il legale rappresentante della Osd amianto srl; il responsabile dei lavori, coordinatore della sicurezza per l’esecuzione e la progettazione del cantiere in cui si è verificato l’infortunio; il presidente del cda e un consigliere dell’Adria plm spa, la legale rappresentante della G.Engineering, il preposto alla gestione tecnica del DM 37/2008.
I tecnici dello Spsal, i funzionari dell’azienda sanitaria deputati alle verifiche delle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro, stanno proseguendo nelle verifiche di loro competenza (correttezza delle procedure e dei passaggi di informazione).
Sono state anche effettuate riprese aeree con il drone per cristallizzare lo stato dei luoghi.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto