Una telefonata incastra l'autore del massacro
Quando ha chiamato il 112 ha ammesso di essere stato lui. Solo dopo l’amnesia E’ detenuto con un compagno di cella, guardato a vista. Sabato lo sentirà il gip
PORDENONE. «Ho ucciso mia moglie e mia figlia, venite qui». Alle 2.50 di mercoledì la telefonata dalla cucina di casa di Abdelhadi Lahmar, 39 anni, al 112. Cinque minuti dopo, al civico 22 di via San Vito c’erano due equipaggi delle squadre volanti della questura.
Se il marocchino, davanti al pubblico ministero Federico Facchin, in questura, ha detto di non ricordare nulla di quanto accaduto - «la sera abbiamo cenato insieme, ci siamo coricati, poi mi sono svegliato nel...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto