Tangenti sul caro estinto, mesi di intercettazioni inchiodano il necroforo
I carabinieri del Nas hanno registrato diverse telefonate in cui il dipendente della Noncello (ora sospeso) chiedeva la “mancia”
UDINE. «Mi sono superato.. ho fatto un lavoro da cento». È una parte del dialogo tra il necroforo sospeso dal servizio perché accusato di corruzione e il titolare di una ditta di onoranze funebri. Dopo la telefonata, lo scorso primo novembre, le telecamere nascoste dai Nas all’interno dell’obitorio dell’ospedale di Tolmezzo riprendono Stefano Cusin mentre riceve due banconote da 20 euro da Lores De Franceschi.
Per il gip, Emanuele Lazzaro, che ha firmato l’ordinanza cautelare che ha sancito la...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto