Gelosia che acceca: l’ira del farmacista sul conte di Porcia
In Aula, la luce filtra da una finestra rettangolare protetta da un’inferriata. Il fascio bianco è un cono che, lasciando tutto il resto in ombra, manco fosse l’effetto di una cupa scenografia...
In Aula, la luce filtra da una finestra rettangolare protetta da un’inferriata. Il fascio bianco è un cono che, lasciando tutto il resto in ombra, manco fosse l’effetto di una cupa scenografia avvolge soltanto il banco degli imputati, ponendo sotto al riflettore Carlo Granelli, farmacista di Azzano X.
Il momento è fatale: l’uomo tiene la testa fra le mani fissando il pavimento, mentre il presidente della Corte, cav. Albricci, noto per il carattere forte ed energico, pronuncia la sentenza capitale...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto