Delitto Tulissi, caccia al cellulare di Calligaris: sub nella laguna di Grado
I carabinieri del nucleo di Genova hanno scandagliato per tre giorni i fondali. L'imprenditore aveva raccontato di averlo gettato in mare in un momento di sconforto
UDINE. Si cerca l’arma, un revolver calibro 38 scaricato addosso alla vittima, ma si cerca anche qualsiasi altro elemento che possa assurgere al rango d’indizio nella faticosissima inchiesta che, da otto lunghi anni, la Procura di Udine sta conducendo per cercare di dare un nome all’assassino di Tatiana Tulissi.
L’attività eseguita la settimana scorsa da squadre di carabinieri subacquei nella laguna di Grado risponde a questo imperativo: trovare frammenti di verità capaci di ricostruire la scena di un delitto...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto