La guerra del cugino scrittore: «No ai santuari per Pier Paolo»
Il poeta è critico verso certi eccessi celebrativi di questi giorni
CASARSA. «Non ne posso piú di queste cose qua!». Mi accoglie cosí Nico Naldini nel suo buen retiro di Treviso. Un incipit poco rassicurante per un’intervista sulle celebrazioni per il quarantennale della morte di Pasolini, viste da un osservatore speciale come lui che è sempre stato vicino al cugino Pier Paolo.
E alla richiesta del perché... «perché – si scalda – su Pasolini è in atto un’operazione che io direi il santuario dell’ignoranza e della superficialità, delle mezze verità...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto