Protezione civile, Riccardi sulla tragedia del Natisone: «Non alimentare inutili tensioni»
L’assessore regionale a Rivolto per la Giornata del Volontariato: «Guardiamo con rispetto alle famiglie delle vittime, a chi ha il compito di accertare i fatti e a quanti ora portano il peso del coinvolgimento in una vicenda giudiziaria pur avendo fatto con dedizione il proprio lavoro»
«Noi abbiamo il dovere di prepararci, formarci, di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per proteggerci, ma non è ammissibile che donare tempo sottratto ai propri cari, fino al rischio della vita, possa avere un rischio penale quando ti dedichi ad aiutare gli altri».
A dirlo, ricordando l’incidente costato la vita a Giuseppe De Paoli e i risvolti giudiziari a carico dei referenti della Pc di Preone, è stato l’assessore regionale Riccardo Riccardi, che ha parlato anche della tragedia del Natisone dello scorso 31 maggio, in cui persero la vita tre giovani: «Guardiamo con rispetto – ha dichiarato Riccardi – alle famiglie delle vittime, a chi ha il compito di accertare i fatti e a quanti ora portano il peso del coinvolgimento in una vicenda giudiziaria pur avendo fatto con dedizione, non ho dubbi, il proprio lavoro. Il mondo della Protezione civile non lascia spazio a commenti dannosi e pericolosi, utili solo ad alimentare tensioni».
L’esponente della giunta Fedriga ha ricordato anche l’impegno della Protezione civile nel ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto