Ragno violino, la Direzione salute: “Non è un’emergenza sanitaria per il Friuli Venezia Giulia”
La Direzione Centrale Salute tranquillizza i cittadini sulla pericolosità e la diffusione di questa specie “che è poco aggressiva e naturalmente presente nella nostra regione”
Il ragno violino non è un’emergenza sanitaria per il Friuli Venezia Giulia e neppure per l’Italia. Lo precisa in una nota la Direzione Centrale Salute, per “scongiurare lo sviluppo di preoccupazioni indotte da notizie non fondate, relativamente alla pericolosità e diffusione del ragno violino”.
“Si tratta infatti di una specie normalmente presente in tutti i paesi dell’area mediterranea che non mostra particolari forme di aggressività verso l’uomo. Siamo in presenza quindi di un ragno che fa parte della fauna selvatica del territorio al quale, come per tutti gli animali, va data la dovuta attenzione e il necessario rispetto”.
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Il morso del ragno violino: che cosa c’è da sapere e come riconoscerlo Dove si trova
Il ragno violino ha dimensioni abbastanza contenute ed è presente in ambienti caldi e asciutti: lo si può trovare fra le pietre, nelle fessure di vecchi muri, dietro ai battiscopa, nei ripostigli oppure in legnaia. Spesso lo si può trovare nascosto in cataste di vecchi vestiti. Può essere presente in campagna come nelle abitazioni cittadine, si muove solitamente al buio e per questo è abbastanza difficile da individuare.
La macchia sulla schiena
Il corpo del Loxosceles rufescens (questo il nome scientifico del ragno violino) misura poco meno di un centimetro e con le zampe può arrivare al massimo a 4 centimetri di lunghezza. Lo si può riconoscere dalla macchia presente sulla schiena (anche se non sempre si nota) che ricorda vagamente, appunto, un violino. Ha un colore marrone giallastro: se non è di questo colore non è un ragno violino.
Il morso del ragno
Come specificato dai tecnici della Direzione Centrale Salute "il ragno violino, normalmente, non è aggressivo: morde infatti solo se è calpestato, molestato o se si sente minacciato. Il suo morso non provoca, di norma, danni riscontrabili. Tuttavia, in un numero limitato di persone maggiormente sensibili o affette da altre patologie, il suo veleno può causare lesioni e sintomi di una certa gravità.
Il morso del ragno violino è indolore e si può identificare, come per quasi tutti i morsi di ragni, perché caratterizzato da due fori distanziati l’uno dall’altro di qualche millimetro. Il ragno inietta il veleno solo in circa un terzo dei morsi, quindi piuttosto raramente.
Cosa fare se si viene colpiti
Se si è certi di essere stati punti da un ragno violino si deve lavare e disinfettare immediatamente la ferita e tenere sotto osservazione la parte colpita. Come detto però la ferita è indolore: quindi si può essere morsi senza averne consapevolezza ed individuare solo in seguito la puntura.
L’eventuale reazione si manifesta non prima di 24/48 ore: la pelle potrebbe arrossarsi, oppure, molto raramente manifestare sintomatologie più intense che potrebbero richiedere, sotto stretto controllo medico, un trattamento farmacologico. In casi rarissimi, il medico può procedere alla pulizia chirurgica della ferita.
Da sottolineare che se non si è visto mordere il ragno violino è piuttosto facile confondere un suo morso con quello di altri ragni o con infezioni cutanee che hanno altre origini.
Quando andare dal medico
Se si viene morsi e si riscontrano reazioni cutanee particolari e sintomi compatibili con il morso di questo ragno, ci si può rivolgere ai sanitari. In questo caso sarebbe opportuno conservare l’animale, anche morto o schiacciato, per permettere la sua corretta identificazione e, nel caso di reazioni, indirizzare correttamente le cure. Come difendersi
Il ragno violino si riproduce lentamente: non è quindi una specie infestante. Se accade, si incontrano esemplari singoli o poche unità. Per contrastarne l’ingresso nelle case è semplicemente consigliato l’utilizzo di zanzariere, sigillare infissi, battiscopa ed eventuali fessure in vecchi muri o anfratti di passaggio delle tubature. L’utilizzo di guanti protettivi protegge nel caso si maneggi legna o materiali stoccati da tempo in soffitte o cantine abbandonate.
Pubblicato su Il Messaggero Veneto