Fidanzati uccisi, la procura: «Sapevamo di trovare qualcosa nel lago»
Il capo dei pm di Pordenone rivela: frutto dell’incrocio di dati e della tecnologia. L’arma poteva essere tenuta nella tasca del giubbotto
PORDENONE. «Al lago del parco di San Valentino non ci siamo arrivati per caso. Sapevamo che dentro c’era qualcosa». Il procuratore capo della Repubblica Marco Martani rimarca l’esistenza di una pista concreta sul duplice omicidio di via Interna, pur mantenendo il massimo riserbo sugli elementi di novità che hanno portato gli inquirenti sulle sponde del lago.
Le ragioni della svolta. L’accelerazione impressa alle indagini è «frutto dell’incrocio di dati raccolti negli ultimi sei mesi». Elementi investigativi, sui quali gli...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto