Funerali madre e figlia uccise, 'l'amore ancora infangato'
Chiesa e piazza gremite per l'addio, Cisterna di Latina a lutto
ROMA, 22 FEB - "Oggi siamo qui, purtroppo, perché ancora una volta non si è riusciti a capire che cosa significhi amare. Siamo qui perché è stato infangato il nome dell'amore con tutto ciò che amore non è: possesso, assenza di libertà, controllo... e addirittura negazione della vita". Lo ha detto don Paride Bove nell'omelia dei funerali di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, rispettivamente madre e figlia, vittime del femminicidio accaduto il 13 febbraio scorso a Cisterna di Latina. La chiesa di Santa Maria Assunta è stracolma e piena è anche la piazza antistante. "Ma siamo qui, in questa chiesa, soprattutto per un altro motivo: perché vogliamo che sia il vero amore a muoverci. Sicuramente l'amore per le nostre Nicoletta e Renée, che sono diventate sorelle e amiche non solo delle persone che hanno avuto il dono di conoscerle, ma per tutta la nostra città, anch'essa fortemente colpita e ferita", ha aggiunto il parroco del paese pontino dove oggi è stato proclamato il lutto cittadino. "Vogliamo lasciarci muovere dall'amore che ha caratterizzato Nicoletta e Renée che davanti a chi non sa amare hanno dimostrato il vero senso dell'amore che sempre difende e custodisce la vita. Nicoletta e Renée hanno scelto di stare dalla parte dell'amore e questo è un grande esempio per tutti noi". (ANSA).
Pubblicato su Il Messaggero Veneto