Tragedia sul Mangart, il cordoglio del Soccorso alpino per i due finanzieri morti: «Erano due bravissimi alpinisti»
Incredulo il capostazione di Cave del Predil: «Per me erano come due figli». Il presidente nazionale del Cnsas, Maurizio Dellantonio: «Continueremo la nostra opera di aiuto al prossimo anche in ricordo del loro prezioso contributo»
TARVISIO. «Tutte le donne e tutti gli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico abbracciano le famiglie e gli amici di Lorenzo e Giulio in questo giorno di dolore».
Sono le parole con le quali ha commentato la tragedia sul monte Mangart il presidente nazionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas), Maurizio Dellantonio, appena appresa la notizia dell'incidente che ha coinvolto i due finanzieri, morti in un'attività addestrativa in Friuli Venezia Giulia, nella zona di Tarvisio. «Siamo vicini alla stazione di Cave del Predil del Soccorso alpino e speleologico, agli amici e ai colleghi soccorritori della Guardia di finanza colpiti da questo grave lutto».
Maurizio Dellantonio ha poi precisato che «continueremo la nostra opera di soccorso e aiuto al prossimo anche in ricordo del loro prezioso contributo in questi anni di attività nel soccorso alpino».
«Erano due bravissimi alpinisti - ha spiegato Luca Onofrio, capostazione della stazione di Cave del Predil del Soccorso alpino - e delle persone straordinarie. E aggiungo che per me erano come due figli».
Pubblicato su Il Messaggero Veneto