Uccise la moglie con 71 coltellate, ecco perché non ci fu «crudeltà»
Depositata la sentenza di condanna a 24 anni di Paolo Castellani per l’omicidio di Elisabetta Molaro
CODROIPO. Possono 71 coltellate esulare da una valutazione di «crudeltà»? Probabilmente no, se le si consideri sul piano emotivo ed emozionale.
E infatti lo sconcerto che la decisione della Corte d’assise di Udine scatenò, lo scorso 3 marzo, quando, nel condannare Paolo Castellani a 24 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Elisabetta Molaro, escluse l’aggravante della crudeltà - che, da sola, sarebbe astrattamente bastata a infliggergli l’ergastolo -, ben rappresentava il sentimento di delusione che pervase i familiari e...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto