Un friulano racconta: «Quel 29 maggio all’Heysel vidi morire il mio amico»
Adriano Zanini, di Buja, parla per la prima volta a trent’anni dalla tragedia alla finale di Champions tra Liverpool e Juventus: «Eravamo partiti in sette, in camper, doveva essere una festa ma finì in tragedia»
BUJA. Sugli spalti dell’Heysel ha lasciato scarpe e calzini. Strappati da tifosi disperati in cerca di un appiglio qualsiasi per rialzarsi da terra. Ricorda distintamente la sensazione. Le mani che si aggrappano, strette come cinghie, attorno alle sue caviglie poco prima di scivolare via, mentre lui, ormai scalzo, guadagna la recinzione del campo, la scavalca, si tuffa sul terreno di gioco. Finalmente in salvo. Dura più di un’ora l’inferno di Adriano Zanini all’Heysel. La finale di Champions tra Liverpool...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto