Emergenza coronavirus, Prandelli: "Sono morte tante persone care, non ce la faccio a pensare al pallone"
L’ex ct della Nazionale vive a Firenze ma con la mente rivolta alle vittime della terra di origine, in provincia di Brescia: «Il calcio? Dovrà cambiare e smetterla di prendersi troppo sul serio. Ora non ha senso parlarne»
UDINE. A un certo punto la morte si è seduta a capotavola e ha sparecchiato tutte le nostre certezze. Il coronavirus ha fermato l’Italia, mezzo mondo e anche di più. «E adesso parlare di calcio proprio non ha senso». L’ex ct azzurro Cesare Prandelli, 62 anni e una vita intera nel pallone, da calciatore e allenatore, guarda nello specchio questo ambiente fatato e non gliele manda a dire: «Si prende troppo sul serio, e non da oggi».
È nella...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto