Sfrattata, si appella all’arcivescovo
L’Ater: occupava l’appartamento come badante, non ha diritto a rimanere
UDINE. Da domani dovrà andarsene dall’appartamento che occupava con l’ex marito. L’Ater le ha intimato lo sfratto definitivo perché «con il divorzio e il trasferimento in un’altra abitazione ha perso il diritto al subentro nella casa popolare che spetta ai coniugi».
Lei cittadina di origine romena si è rivolta all’Associazione europea per la tutela del cittadino contribuente e ha inviato lettere all’arcivescovo, alla presidente della Regione, al sindaco e agli assessori oltre che al direttore dell’Ater.
Si chiama Ofelia...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto