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Chiese in Provincia di Gorizia - città di Moraro: Chiesa di Sant'Andrea Apostolo

Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Chiesa di Sant' Andrea S. Andrea Apostolo

GORIZIA / MORARO
Piazza Sant'Andrea - Moraro (GO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Gorizia
Tipologia: chiesa
L’attuale chiesa di Sant’Andrea risale agli anni Trenta del Settecento; costruita sul sito della precedente chiesa, nella seconda metà del secolo fu completata con gli altari - quello maggiore fu realizzato ad hoc, quelli laterali furono acquistati - ed in seguito consacrata. Per quanto riguarda la torre campanaria fu recuperata quella esistente rifacendone la copertura a cupola. Nel corso dei due secoli successivi la chiesa fu oggetto di continui interventi di manutenzione e restauri che non... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

L’attuale chiesa di Sant’Andrea risale agli anni Trenta del Settecento; costruita sul sito della precedente chiesa, nella seconda metà del secolo fu completata con gli altari - quello maggiore fu realizzato ad hoc, quelli laterali furono acquistati - ed in seguito consacrata. Per quanto riguarda la torre campanaria fu recuperata quella esistente rifacendone la copertura a cupola. Nel corso dei due secoli successivi la chiesa fu oggetto di continui interventi di manutenzione e restauri che non alterarono l’aspetto settecentesco; tra questi la costruzione della cantoria su cui fu posto l’organo (metà Ottocento), e sotto cui, a metà Novecento, fu realizzata una bussola d’ingresso; in seguito alla elevazione del vicariato di Moraro a parrocchia avvenuta nel 1862, furono realizzate nuove aperture e restaurati e ridipinti i muri sia all’interno che all’esterno, furono sostituite le pavimentazioni dapprima del presbiterio e poi della navata; la copertura fu oggetto di diversi restauri.

Preesistenze

L’impianto urbanistico costituito da una centa di case che si sviluppa attorno alla chiesa rappresenta una tipica soluzione con cui si conformavano gli insediamenti agricoli - le ville - in epoca medievale. Questo a testimonianza che sul sito dell’attuale chiesa esisteva una chiesetta precedente di cui però di non vi sono fonti che attestino con certezza l’epoca di costruzione. L’antica chiesetta presentava lo stesso orientamento dell’attuale parrocchiale, con la facciata leggermente arretrata e con l’abside terminante all’incirca in corrispondenza dell’attuale arco santo; all’interno il pavimento era in cotto e nei pressi dell’ingresso vi era una lastra tombale in arenaria che chiudeva la tomba dei sacerdoti; esternamente era circondata dal cimitero. Dalla visita apostolica dell’abate di Moggio, Bartolomeo da Porcia, nel 1570 emerge che era dotata di due altari laterali, oltre al maggiore, dedicati ai Santi Rocco e Sebastiano e ai Santi Biagio e Valentino. Nel corso del Settecento la chiesa era divenuta insufficiente ad ospitare la popolazione aumentata di numero e si decise per la sua demolizione e la costruzione di una nuova chiesa.

Impianto planimetrico

La chiesa è preceduta da un sagrato rialzato di tre gradini dalla quota della strada. L’edificio, rialzato a sua volta dal sagrato mediante tre gradini, è orientato ad Est – Nord Est e presenta una configurazione planimetrica molto semplice: si compone di un’unica navata rettangolare, con una nicchia per lato, e di un presbiterio a base rettangolare concluso sul fondo da un’abside triangolare. A destra del presbiterio vi è la sacrestia a pianta rettangolare connessa sul retro ad un altro vano rettangolare adibito a magazzino e verso la facciata al locale caldaia. Sempre su questo fianco, staccato di circa un metro dal corpo della navata, in adiacenza con il locale caldaia, si erge il campanile a pianta quadrata. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 22,73 ml; larghezza 9,52 ml e altezza navata 9,70 ml.

Strutture verticali

Tutte le murature sono in pietrame, intonacate e tinteggiate di colore beige, mentre le modanature sono differenziate con un tono leggermente più scuro. La facciata a capanna è tripartita verticalmente da quattro lesene di ordine ionico con basamento in pietra che sorreggono una trabeazione con cornice modanata aggettante - quelle esterne presentano una soluzione angolare. Al centro della facciata si apre il portale inquadrato in pietra modanata, sopra a cui è impostato un frontone con cornice mistilinea a tre ali ed una cimasa a volute laterali nel timpano. In linea con il portale vi è una nicchia centinata ed absidata che ospita la statua della Vergine ed una nicchia centinata vuota; all’altezza della nicchia inferiore, nelle fasce laterali vi è una finestra rettangolare per parte. La facciata è conclusa da un frontone con cornice modanata aggettante, nel cui timpano si apre un occhio circolare. Le facciate laterali presentano delle spo

1610 - 1610 (completamento preesistenza)

Realizzazione dell’altare maggiore della precedente chiesetta, ad opera dell’artista goriziano Pietro Morelli.

1736 - 1740 (costruzione intero bene)

Costruzione della chiesa. L’autorizzazione fu concessa dall’Arcidiacono di Gorizia nel 1734. I lavori furono eseguiti dai muratori Natale e Mattia Torossi di Mossa.

1749 - 1761 (completamento interno della chiesa)

Realizzazione dell’altare maggiore, progettato ed eseguito da Giovanni Mazzoleni mentre le statue sono opera di Paolino Zuliani.

1763 - 1763 (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata dall’arcivescovo di Gorizia, Carlo Michele d’Attems, il 4 novembre 1763 - si veda la lapide murata nel fianco sinistro del presbiterio.

1779 - 1779 (completamento interno della chiesa)

Collocazione degli altari laterali.

1782 - 1782 (rifacimento esterno della chiesa)

Elevazione della cupola del campanile dal maestro bandaro Pietro Riaviz di Gorizia.

1856 - 1856 (completamento interno chiesa)

Erezione della cantoria, ad opera del muratore Simone Olivo (allora podestà di Moraro). Realizzazione dell’organo da parte del fabbricatore Ferdinando Malakowzki di Lubiana nel 1862 e benedizione dello stesso.

1882 - 1882 (rifacimento intero bene)

Apertura delle tre finestre del presbiterio e della facciata.

1884 - 1884 (restauro interno della chiesa)

Restauro del campanile e delle facciate esterne della chiesa, eseguito sotto la direzione del capomastro Giuseppe Jasnik.

1892 - 1892 (completamento interno della chiesa)

Sostituzione della pavimentazione del presbiterio in cotto con una nuova in riquadri di marmo bianco e nero, opera dell’altarista Domenico Gnot.

1892 - 1892 (restauro interno della chiesa)

Restauro del tetto, eseguito dal muratore Luigi Olivo.

1953 - 1953 (restauro intero bene)

Rifacimento della struttura del tetto in seguito al cedimento di una capriata e sistemazione del manto di copertura dove si erano create numerose infiltrazioni. In quell’occasione fu sistemata anche la cupola del campanile.

1955 - 1955 (completamento interno della chiesa)

Sostituzione della pavimentazione della navata con la realizzazione della palladiana e installazione della bussola d’ingresso in legno di noce (1957).

1961 - 1961 (completamento interno della chiesa)

Inaugurazione del nuovo organo, realizzato dalla ditta La Fonica in sostituzione del precedente.

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