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Chiese in Provincia di Gorizia - città di Medea: Chiesa dell'Esaltazione della Santa Croce
Chiesa dell'Esaltazione della Santa Croce
Chiesa di Sant'Antonio Chiesa dell'Esaltazione della Croce Esaltazione della S. Croce
Dettagli
Non si conosce l'anno esatto di costruzione della chiesa; secondo alcuni studiosi è antecedente alla costruzione della chiesa parrocchiale, medievale, eretta nel paese proprio per agevolare i fedeli in quanto quella sul colle risultava troppo lontana e scomoda al raggiungimento. Durante il Settecento la chiesa versava in pessime condizioni e fu restaurata; fu dotata anche di altari marmorei. Nel corso dell'Ottocento fu completata esternamente con la costruzione della scalinata di risalita, del piazzale antistante e del campanile. In seguito ai danni subiti durante la prima guerra mondiale, fu risistemata rimaneggiando l'aspetto originario. Nel 1973 fu portata la linea della corrente elettrica sul colle e la chiesa venne fornita di impianto elettrico.
Impianto planimetrico
La chiesa è situata su di un colle; è preceduta da una scalinata ed è circondata da un muretto in pietra. L'edificio è orientato a Nord Est. La configurazione planimetrica è molto semplice: si compone di un'unica navata longitudinale con due cappelle laterali e di un presbiterio a base quasi quadrata. A destra e a sinistra del presbiterio vi sono due vani, comunicanti con questo, adibiti a sacrestia e a magazzino. Nella navata, in corrispondenza dell'ultima campata della copertura verso il fondo della chiesa, vi sono quattro colonne su cui sono impostati tre archi a tutto sesto che separano la zona d'ingresso dalla navata vera e propria. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 24,37 ml; larghezza 6,67 ml e altezza navata - colmo sotto trave 5,77 ml; altezza navata - catena di capriata 3,94 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame; l'intero edificio è intonacato e tinteggiato color giallino. La facciata principale a capanna è liscia. A coronamento è percorsa da una serie di archetti in mattoni tinteggiati color rosso scuro ed al centro si apre una monofora a vela in cui è inserita la statua di Sant'Antonio di Padova in pietra bianca. In asse con la navata si apre il portale d'ingresso ad arco a tutto sesto, inquadrato in pietra, sopra a cui è collocata una croce tinteggiata rosso scuro. Le facciate laterali presentano alcune discontinuità dovute alla cappelle laterali ed ai locali annessi; vi si aprono due finestre per lato in corrispondenza della navata, una nelle cappelle laterali sul lato del fronte principale, due nella sacrestia ed una nel magazzino; una porta d'ingresso secondaria si apre nel magazzino ed un'altra si apriva nella navata sul fianco destro, ora tamponata.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a due falde con manto in coppi. All'intradosso nella navata la struttura a capriate lignee con sottomanto in pianelle di laterizio è lasciata a vista, mentre il presbiterio è sormontato da una volta a crociera costolonata.
Campanile
Il campanile è addossato al corpo della chiesa, dietro al presbiterio, ed è accessibile esclusivamente da questo ambiente. La torre campanaria, in pietra a vista, è a base quadrata, non molto alta e tozza; nella cella, in cui sono ospitate tre campane, si apre una bifora per lato, protetta da una ringhiera in ferro; è sormontata da un tamburo ottagonale con archetti ed occhi su cui è impostata una cupola in lamiera.
Apparato decorativo
L'interno della chiesa, intonacato e tinteggiato color crema, ha un aspetto essenziale. Nella navata è stata creata una zona d'ingresso separata dalla navata vera e propria mediante tre archi a tutto sesto impostati su due paraste laterali e due pilastri a sezione poligonale. Le cappelle laterali, inquadrate da archi a tutto sesto impostati su lesene con capitello dorico, ospitano gli altari. La pavimentazione è realizzata in lastre quadrate di pietra bianca e nera, messe in opera diagonalmente. Lungo la parete sinistra è collocata la tomba di famiglia dei conti Del Mestri, una lapide appartenente sempre ai conti Del Mestri ed una lapide votiva; in una nicchia è contenuta la statua di Sant'Antonio Abate, contitolare della chiesa
XIII (?) - XIII (?) (costruzione intero bene)
Costruzione della chiesa; non vi sono fonti in merito alla costruzione dell'edificio, ma si presuppone sia antecedente alla chiesa parrocchiale.
XVIII - XVIII (restauro intero bene)
Restauro generale della chiesa, in seguito alle pessime condizioni in cui versava.
1753 - 1753 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'altare della Beata Vergine del Rosario - in precedenza dei Santi Antonio Abate e Antonio di Padova - ad opera dell'altarista udinese Simone Pariotti.
1755 - 1755 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'altar maggiore, ad opera dell'altarista udinese Simone Pariotti.
1814 - 1814 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'altare del Crocifisso - in precedenza dedicato a San Valentino - ad opera dell'altarista goriziano Francesco Zolli.
1815 - 1815 (completamento esterno della chiesa)
Costruzione della scalinata di risalita alla chiesa, ad opera dei fratelli Biaggio ed Antonio Martinis.
1870 - 1870 (completamento esterno della chiesa)
Erezione del campanile; negli anni successivi è stato realizzato il piazzale antistante la chiesa ed è stata avviata la costruzione della strada.
1915 - 1918 (demolizione parziale intero bene)
La chiesa subì ingenti danni durante la prima guerra mondiale.
1931 - 1931 (rifacimento facciata)
Realizzazione della nuova facciata nel suo aspetto attuale.
1963 - 1963 (restauro esterno della chiesa)
Lavori di restauro del campanile, in particolare della copertura.