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Chiese in Provincia di Gorizia - città di Gradisca D'isonzo: Chiesa di San Valeriano

Chiesa di San Valeriano
Chiesa di San Valeriano Vescovo S. Valeriano Vescovo

GORIZIA / GRADISCA D'ISONZO
Largo Martin Luther King - Gradisca d'Isonzo (GO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Gorizia
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Valeriano, di recente costruzione, se in pianta propone una soluzione tradizionale costituita da una navata longitudinale conclusa dal presbiterio, per quanto riguarda l’alzato si rifà a dei modelli alpini caratterizzati da un’alta copertura con una accentuata pendenza delle falde. Conclusa agli inizi degli anni Settanta, la chiesa oggi si presenta come al momento della sua costruzione; anche le opere di ristrutturazione realizzate a metà degli anni Novanta non hanno alterato... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Valeriano, di recente costruzione, se in pianta propone una soluzione tradizionale costituita da una navata longitudinale conclusa dal presbiterio, per quanto riguarda l’alzato si rifà a dei modelli alpini caratterizzati da un’alta copertura con una accentuata pendenza delle falde. Conclusa agli inizi degli anni Settanta, la chiesa oggi si presenta come al momento della sua costruzione; anche le opere di ristrutturazione realizzate a metà degli anni Novanta non hanno alterato l’aspetto originale.

Preesistenze

La statua della Madonna Pellegrina che si trova in cornu evangelii proviene dalla chiesa - capanna che fu eretta nel lotto adiacente all’attuale chiesa al fine di dare risposta provvisoria alle esigenze spirituali della nuova comunità in attesa di risolvere le problematiche burocratiche e finanziarie per la chiesa definitiva. La chiesa prefabbricata fu costruita in un paio di mesi nell’inverno del 1964 in autonomia con l’aiuto di volontari; il parere positivo per la sua costruzione da parte della commissione edilizia comunale arrivò in ritardo, precisamente il 3 febbraio del 1965, a lavori quasi ultimati. Era costituita da una struttura in legno con pannellature in larice ed all’interno ospitava un solo altare dove, appunto, era collocata la statua della Madonna. La chiesetta fu benedetta il 21 febbraio del 1965 dall’arcivescovo di Gorizia Andrea Pancrazio. Durante il 1970 la chiesa - capanna fu investita da un incendio che danneggiò parzialmente la struttura ma dal quale la statua fu salvata; nell’anno successivo, subì dei danni a causa di una forte tempesta. Nello stesso anno, con l’apertura al culto della nuova chiesa, l’edificio provvisorio fu dismesso.

Impianto planimetrico

La chiesa si affaccia su un ampio sagrato con spazi verdi ed in parte adibito a parcheggio. L’edificio è orientato ad Est; esternamente è preceduto da uno pronao, sopraelevato dal sagrato di cinque gradini, formato dalla prosecuzione delle due alte falde del tetto fino a due pilastri laterali in c.a. e chiuso sui lati da due muretti. La configurazione planimetrica è molto semplice, composta da un’unica navata longitudinale e da un presbiterio a base rettangolare, sopraelevato dalla navata di quattro gradini; in corrispondenza dell’ingresso è stata creata una zona filtro, con una bussola centrale ed ai lati di questa due cappelle, che fanno avanzare lo spazio della navata vera e propria; a sinistra della bussola parte una scala in c.a. che conduce alla cantoria in controfacciata e da qui, sulla destra, una scala a chiocciola in ferro che porta al campanile che si erge sopra la facciata. Dietro al presbiterio vi sono due ambienti di cui uno adibito a sacrestia, collegati tramite un corridoio alle opere parrocchiali che si sviluppano a sinistra della chiesa. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 21,51 ml; larghezza 15,01 ml; altezza navata – imposta copertura 2,55 ml; altezza navata - colmo 13,95 ml.

Strutture verticali

Tutte le murature sono in cemento armato, con rivestimento interno ed esterno in pietra del Carso sbozzata irregolarmente. La chiesa è dominata dalle due alte falde di copertura che lateralmente scendono fino ad un’altezza di due metri e mezzo; in facciata la forza della copertura è accentuata dal pronao a tutt’altezza che precede l’ingresso in chiesa. Al centro si apre il portale d’ingresso a quattro battenti, sormontato da un architrave in calcestruzzo armato a vista; ai suoi lati vi sono due finestrelle quadrate per parte, protette da una grata in ferro ed altre due finestrelle uguali a queste si aprono in asse con il portale. Ad arricchire la facciata vi sono delle sculture in altorilievo poggiate su mensole che rappresentano i simboli dei quattro Evangelisti sopra la linea del portale e San Valeriano a dimensione umana sotto il colmo della copertura; si nota inoltre la data di costruzione della chiesa – 1967 – incisa in una pietra a destra del portale. Oltre alla copertura, in linea

1940 - 1940 (progetto intero bene)

Presentazione di un progetto, redatto dallo studio tecnico Tubetti di Fogliano Redipuglia, per la realizzazione di un nuovo complesso parrocchiale nella periferia sud-occidentale di Gradisca a servizio dei borghi Basiol, Trevisan e Santa Maria Maddalena. Al progetto edilizio si affiancava anche il progetto di istituire una nuova parrocchia.

1964 - 1964 (fondo intero bene)

Donazione del terreno, di circa 11 mila metri quadrati, per costruire la chiesa della parrocchia di San Valeriano, effettuata dalla signora Carla Zamperlo ved. Sussig in data 3 ottobre 1964. Il terreno fu donato alla parrocchia di Santo Spirito e, con parere favorevole della Prefettura del 3 maggio 1965, fu passato alla parrocchia di San Valeriano.

1964 - 1965 (istituzione intero bene)

Costituzione della parrocchia di San Valeriano Vescovo aquileiese, per volontà dell’arcivescovo Andrea Pangrazio. L’atto che ne sancisce la costituzione è il Decreto Arcivescovile numero 1 del 2 gennaio 1965. Il riconoscimento civile avvenne con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 1133 del 5 settembre 1965.

1964 - 1971 (costruzione intero bene)

Costruzione della chiesa, su progetto dell’architetto Mario Baresi e dell’ingegnere Gelserino Graziato, approvato dalla Commissione Pontificia l’8 marzo del 1967. La chiesa fu eretta su un terreno adiacente a quello della chiesa prefabbricata, in posizione più centrale, al fine di costruirvi davanti un adeguato piazzale. I lavori furono realizzati dall’impresa Art et Labor di Torviscosa; la prima pietra fu posta il 10 dicembre 1967 ed agli inizi del 1968 l’edificio risultava completato al rustico. Per questo primo lotto di lavori la parrocchia ricevette un contributo statale di 30 milioni di lire da parte del Ministero dei Lavori Pubblici, d’intesa con la Pontificia Commissione centrale per l’Arte Sacra. Dopo un periodo di oltre un anno di stasi, i lavori ripresero con la realizzazione delle opere di finitura, la posa della pavimentazione all’interno, l’installazione degli impianti e la collocazione degli arredi sacri. Inoltre fu realizzato il piazzale antistante la chiesa.

1971 - 1971 (consacrazione intero bene)

La chiesa fu consacrata il 28 novembre 1971 dall’arcivescovo Pietro Cocolin.

1995 - 1995 (restauro intero bene)

Opere di ristrutturazione che interessarono in particolare il tetto. In quell’occasione furono inoltre rifatti gli impianti tecnici.

1995 - 1995 (decorazione facciata)

Collocazione delle sculture in pietra vicentina che adornano la facciata, opera di Stefano Baschierato.

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