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Chiese in Provincia di Gorizia - città di : Chiesa di Sant'Agata
Chiesa di Sant'Agata
S. Agata
Dettagli
La chiesa di Sant’Agata deve il suo aspetto attuale al ricostruzione avvenuta nel corso del Seicento, come è riportato nella scritta nella cornice in facciata; successivamente non si trova riscontro di interventi tali da modificarne l’assetto e tutti i lavori che furono effettuati interessarono principalmente gl’interni. L’edificio presenta i caratteri e le dimensioni di una chiesa sussidiaria di campagna, secondo una tipologia ben diffusa nel territorio; si compone di un’aula rettangolare conclusa da una presbiterio con abside, con campaniletto a vela in facciata. Gli interni sono frutto di un rifacimento recente che ha interessato sia le opere pittoriche sia gli elementi liturgici che sono stati adeguati ai precetti apportati dalla riforma del Concilio Vaticano II; il presbiterio è stato modificato radicalmente nell’assetto andando a perdere in maniera definitiva l’altare maggiore dedicato alla Beata Vergine di Lourdes, realizzato in marmo secondo la tipologia veneta tardo rinascimentale con mensa a parallelepipedo e alzata a struttura monumentale affiancato da due porticine, e l’altare laterale di Sant’Agata, anch’esso con caratteristiche simili.
Impianto planimetrico
La chiesa è preceduta da un breve sagrato in lieve salita, sopraelevato dalla quota della strada da un gradino e delimitato da un muretto. L’edificio, rialzato di tre gradini dal sagrato antistante, è orientato ad Est e presenta una configurazione planimetrica semplice costituita da un’unica navata rettangolare e da un presbiterio a base quadrata, separato dalla navata da 2 gradini, concluso sul fondo da un’abside triangolare. A sinistra del presbiterio vi è la sacrestia a pianta rettangolare. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 16,48 ml; larghezza 6,73 ml; altezza navata 6,53 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame, intonacate e tinteggiate di color crema, mentre le modanature e gli elementi architettonici sono differenziati di bianco. La facciata, a capanna, è tripartita verticalmente: la fascia centrale, culminata dal campanile a vela che si eleva sopra la copertura, è definita a tutta altezza dai piedritti su cui è impostato lo stesso campanile, lievemente aggettanti dalla facciata; le fasce laterali presentano all’esterno una lesena con capitello dorico che detta la sezione della cornice laterale e che sorregge due ali di frontone con cornice modanata spezzato nella parte centrale. A due terzi d’altezza la facciata è percorsa da una cornice orizzontale modanata che segna la linea d’imposta delle aperture del registro superiore: al centro porta incisa l’iscrizione a memoria della ricostruzione della chiesa del 1686. Al centro della facciata si apre il portale d’ingresso rettangolare inquadrato in pietra grigia e sormontato da un architrave sagomato; in linea con questo una finestra a mezzaluna e sopra una nicchia centinata ed absidata vuota, quindi la bifora del campanile; nelle fasce laterali due nicchie centinate ed absidate sovrapposte vuote; ai piedi della facciata, lateralmente, vi sono poggiate delle lapidi provenienti dal vecchio cimitero che occupava l’area attorno alla chiesa. Le facciate laterali sono lisce ad eccezione di una cornice modanata che corre lungo l’intero perimetro della chiesa sotto la linea di gronda e a delle sporgenze dettate dal locale caldaia a sinistra e dalla sacrestia a destra; su entrambi i lati, si aprono due finestre a mezzaluna, una in corrispondenza della navata ed una nel presbiterio.
Coperture
La copertura della chiesa è a falde - due nella navata e cinque nel presbiterio - con manto in coppi. All’intradosso, la navata presenta un controsoffitto piano, mentre il presbiterio è sormontato da una volta a botte a cui si interseca il catino absidale.
Campanile
Il campanile è a vela e le due campane trovano posto in una bifora campanaria ad arco a tutto sesto, definita inferiormente e seriormente da una cornice lineare.
Apparato decorativo
L’interno della chies
XVI (?) - XVI (?) (preesistenza intero bene)
Edificazione di una chiesetta per volontà dei Padri Domenicani di San Pietro di Murano; la chiesa fin dalle origini fu dedicata a Sant’Agata.
1593 - 1593 (fonte intero bene )
Prima fonte scritta che attesta l’esistenza della chiesa di Polazzo, citata nella relazione della visita pastorale effettuata da Francesco Barbaro nel giugno del 1593. Dalla relazione si apprende che la chiesa aveva un altare maggiore consacrato ed un altro lungo il fianco sinistro della navata.
metà XVII - metà XVII (preesistenza intero bene )
Costruzione della sacrestia. La data è desumibile dalla relazione della visita del segretario del Patriarca di Aquileia, Monsignor Paolo Maroni, avvenuta il 4 maggio 1669: la sacrestia risulta di recente fabbricata.
1686 - 1686 (costruzione ex novo intero bene )
Ricostruzione della chiesa di Sant’Agata effettuata dai Padri Domenicani - si veda la scritta incisa nell’architrave del portale d’ingresso. La nuova chiesa fu costruita sul luogo della precedente chiesetta che probabilmente andò distrutta o subì ingenti danni durante le guerre gradiscane (1615-1618).
1727 - 1727 (ampliamento intero bene )
Intervento di ampliamento della chiesa e collocazione di un nuovo altare maggiore.
1727 - 1727 (consacrazione intero bene )
La chiesa fu consacrata il 6 maggio del 1727 dal Patriarca Daniele Delfino.
1875 - 1875 (decorazione interno della chiesa )
Realizzazione dell’apparato pittorico del presbiterio, per mano di autore ignoto - si veda la scritta dipinta D. 1875.
1883 - 1885 (completamento interno della chiesa )
Erezione di un nuovo altare maggiore dove fu collocata l’effige dell’Immacolata con Santa Bernadetta. Collocazione della statua di Sant’Agata, proveniente da Tolosa, per volontà del pievano don Giacomo Pussig e del fabbriciere Antonio Ceriani.
1888 - 1888 (rifacimento interno della chiesa )
Realizzazione della nuova pavimentazione – si veda l’incisione nel gradino del portale d’ingresso.
1986 - 1988 (rifacimento intero bene )
Rifacimento della chiesa che comprese il rifacimento del tetto, la sostituzione della precedente pavimentazione e la costituzione di un solaio aerato per la posa del nuovo pavimento in piastrelle di cotto, il riassetto della struttura interna del presbiterio, il rivestimento delle pareti interne con lastre di marmo ed infine la ritinteggiatura degli interni e degli esterni.
1988 - 1988 (decorazione interno della chiesa )
Restauro e rinnovamento dell’apparato pittorico della chiesa.