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Chiese in Provincia di Gorizia - città di : Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
SS. Pietro e Paolo
Dettagli
L’attuale chiesa di Villanova fu costruita ex novo sul medesimo sito della precedente chiesetta demolita dai bombardamenti durante la prima guerra mondiale. Terminata nel 1926, è stata oggetto di un restauro generale nel 1975, quando passò dalla proprietà comunale a quella della parrocchia. In quell’occasione fu sostituito l’altare con il tabernacolo di Giovanni Battista Novelli, di cui fu dotata all’epoca della costruzione dai conti Frova, allora proprietari della chiesa, con uno nuovo, di fattura più antica però, proveniente dalla parrocchiale. Recentemente furono realizzate delle opere di manutenzione straordinaria, in particolare di sistemazione del tetto.
Preesistenze
Durante la prima guerra mondiale la chiesetta di Villanova di Farra fu demolita. L’edificio fu costruito probabilmente già nel XV secolo - inizio XVI, come chiesa del feudo dei conti Strassoldo; esso sorgeva al centro del piccolo borgo agricolo nell’area circostante si trovava anche il pozzo, ancora esistente. Inizialmente la chiesa era dedicata a San Pietro, ma a partire dal 1765 si riscontra l’intitolazione congiunta anche a San Paolo. Dalla relazione di una visita apostolica del 1753, emerge che la chiesa era provvista di campanile con una sola campana ed esternamente era circondata dal cimitero. Da una foto antecedente al 1915 si vede che l’edificio era costituito da una navata longitudinale e di un presbiterio quasi quadrato, con copertura a due falde; la facciata a capanna era conclusa da un frontone con cornice modanata, sopra a cui si ergeva il campaniletto a vela. Al centro della facciata si apriva un portale architravato affiancato da due finestre rettangolari.
Impianto planimetrico
La chiesa sorge su uno spazio aperto erboso, delimitato su due lati da proprietà private, sugli altri due dalla strada pubblica. L’edificio, orientato a Sud - Sud Est, è preceduto da un pronao a pianta semiottagonale, rialzato di tre gradini dal sagrato. La configurazione planimetrica della chiesa è semplice, costituita da un’unica navata longitudinale, con una cappella su ciascun lato, e di un presbiterio costituito da un’abside allungata; sia il presbiterio che le cappelle laterali all’interno sono semicircolari, mentre all’estradosso presentano una soluzione poligonale. A destra del presbiterio vi è la sacrestia. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 11,49 ml; larghezza 5,17 ml; larghezza comprensiva delle absidi laterali 8,61; altezza navata - colmo sotto trave 7,51 ml; altezza navata - catena di capriata 6,10 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame con un paramento esterno a vista in pietra squadrata regolarmente. La facciata principale, a capanna, è preceduta da un pronao semiottagonale costituito da tre arcate centrali e due arcate più strette all’attacco con la facciata, intonacate e sormontate da una copertura a falde: i capitelli delle colonne sono di tipo bizantino, composti da un tronco di piramide rovesciata con delle lavorazioni geometriche (a croce, polilobate…). Al centro della facciata si apre il portale d’ingresso rettangolare, sopra a cui vi è una finestra a mezzaluna; sopra la copertura si erge il campaniletto a vela con bifora. Le facciate laterali presentano delle discontinuità poligonali con copertura a falde dettate dalle cappelle interne; su entrambi i fianchi vi si aprono due finestre ad arco, alte e strette, ed altre due lateralmente nell’abside delle cappelle; in corrispondenza dell’abside del presbiterio, lateralmente, ancora due finestre ad arco, mentre al centro vi è una nicchia absidata vuota, delle stesse dimensioni delle finestre. Tutte le aperture sono allineate mediante una cornice orizzontale che corre lungo l’intero perimetro esterno dell’edificio unendo l’architrave del portale, l’imposta degli archi del pronao e degli archi della finestre.
Coperture
La copertura della chiesa è a falde, due nella navata, cinque nel presbiterio, con manto esterno in coppi. All’interno, nella na
1499 - 1499 (fonti intero bene)
Fonti che citano la borgata di Villanova e la chiesetta.
1765 - 1765 (intitolazione intero bene)
Aggiunta del nome dell’apostolo Paolo all’originale intitolazione a San Pietro. La dedicazione congiunta ai due santi compare per la prima volta nel documento della visita pastorale dell’Attems del 1765.
1915 - 1915 (demolizione intero bene)
Distruzione della chiesa durante la prima guerra mondiale.
1926 - 1926 (ricostruzione intero bene)
Recupero e ricostruzione della chiesa, in stile romanico con moduli neobizantini.
1972 - 1972 (proprietà intero bene)
Donazione dell’edificio dal Comune di Farra d’Isonzo alla Parrocchia di Santa Maria Assunta di Farra.
1975 - 1975 (restauro intero bene)
Restauro generale dell’edificio - si veda la data di fine lavori dipinta nel catino della cappella destra: 6 giugno 1975. In seguito la chiesa fu inaugurata e riaperta al pubblico culto il 28 giugno 1975 dall’arcivescovo Pietro Cocolin.
2012 - 2012 (manutenzione straordinaria intero bene)
Fu ripassato il tetto e risanate le macchie causate dall’infiltrazione dell’acqua dalla copertura.