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Chiese in Provincia di Gorizia - città di : Chiesa di Santa Maria Maddalena
Chiesa di Santa Maria Maddalena
S. Maria Maddalena
Dettagli
Una ricostruzione dell’evoluzione storica della chiesa di Santa Maria Maddalena risulta limitata e compromessa a causa della carenza di documenti e fonti. L’esistenza di una chiesa a Begliano intitolata a Santa Maria Maddalena è attestata da fine Quattrocento. Le prime notizie in merito all’edificio sono riconducibili alla relazione della visita apostolica, eseguita dall’abate di Moggio Bartolomeo da Porcia, da cui risulta che la chiesa era dotata dell’altare maggiore dedicato a Santa Maria Maddalena e di due altari laterali; esternamente vi era il cimitero. L’attuale conformazione della chiesa risale ad un rifacimento ed ampliamento realizzato a metà del Settecento, tra il 1744 (datazione di una visita pastorale in cui per Begliano non è citata la chiesa di Santa Maria Maddalena ma un oratorio pubblico dei marchesi Fabris di Beano, fatto che fa supporre che l’oratorio venisse utilizzato provvisoriamente per poter effettuare i lavori alla chiesa) ed il 1767, data della consacrazione della chiesa. I lavori di completamento con gli altari ed esecuzione delle opere pittoriche si protrassero fino ad inizio Ottocento, mentre la cantoria fu realizzata solo ad inizio Novecento. In contemporanea alla chiesa fu eretto anche il campanile, concluso nel 1771. Nel corso del tempo furono eseguiti degli interventi di manutenzione e restauro che, come attestano le fonti fotografiche, non sembrano aver alterato l’aspetto settecentesco. Anche i recenti restauri furono limitati ad un rinnovamento degli intonaci, delle pitturazioni e dell’apparato decorativo nonché degli impianti tecnologici.
Preesistenze
La chiesa, orientata a Nord, è caratterizzata da una configurazione planimetrica a croce latina; si compone di un’unica navata rettangolare, con una nicchia per lato, di un transetto con due absidi semicircolari ai lati di entrambi i bracci e di un presbiterio a base quasi quadrata concluso sul fondo da un’abside triangolare con gli angoli smussati all’intradosso; anche gli spigoli della navata e del quadrato d’intersezione tra navata e transetto sono smussati con una soluzione curva concava. A sinistra del presbiterio, con accesso dal transetto, vi è la sacrestia a pianta rettangolare, sempre su questo lato, prima del transetto, vi è il locale caldaia con solo accesso esterno. Esternamente l’edificio è preceduto da un sagrato dove sul lato sinistro ad una distanza di circa 3 m dalla chiesa si erge il campanile, con struttura isolata; dietro alla torre vi è il vecchio cimitero delimitato su due lati da un muretto, su un lato dal corpo della chiesa, sul fronte principale da un cancelletto in ferro e dal campanile. Le dimensioni massime interne della chiesa sono: lunghezza 26,33 ml; larghezza navata 7,95 ml; larghezza transetto 14,85 ml; altezza navata 10,09 ml; altezza navata - cupola - 16,40 ml; altezza navata - cupola e cupolino - 18,98 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame, intonacate e tinteggiate di color beige, mentre le modanature sono bianche. La facciata, con struttura a salienti, è scandita verticalmente in tre fasce - di cui quella centrale più larga - da quattro lesene impostate su un basamento in pietra e desinate da capitello ionico - le lesene centrali presentano una base più alta e sono affiancate esternamente da due semilesene di altezza uguale alle lesene laterali. Sopra ai capitelli corre una trabeazione con cornice modanata: le fasce laterali sono protette da un breve spiovente; la parte centrale, più alta, è conclusa da un frontone, con cornice modanata aggettante e timpano liscio, ed è affiancata lateralmente da due profili curvi concavi che raccordano il frontone stesso allo spiovente delle fasce laterali. In asse con la navata si apre il portale d’ingresso, inquadrato da una cornice modanata in pietra d’Aurisina su cui è impostato un frontone a cornice mistilinea spezzata che sorregge un vasetto decorativo; sopra al portale vi è un rosone strombato; le fasce laterali presentano, all’altezza
fine XV (? - fine XV (? (fonte intero bene)
Esistenza di una chiesa in onore a Santa Maria Maddalena penitente.
metà XVIII - fine XVIII (rifacimento ed ampliamento intero bene )
Intervento di rifacimento della chiesa. I lavori potrebbero essere stati eseguiti dal capomastro Lorenzo Martinuzzi, all’epoca impegnato anche nella parrocchiale della vicina Turriaco.
1767 - 1767 (consacrazione intero bene)
La chiesa fu consacrata il 18 giugno 1767 dal vescovo di Udine Giovanni Girolamo Gradenigo - si veda la scritta dipinta in controfacciata, visibile dalla cantoria e la lapide inscritta collocata sulla parete di fondo a destra dell’ingresso. In quest’occasione la chiesa, seppur terminata nelle parti fondamentali, non era del tutto ultimata.
1771 - 1771 (costruzione esterno della chiesa)
Erezione del campanile - si veda la lapide immurata sopra alla porta d’ingresso della torre.
inizio XIX - inizio XIX (decorazione interno della chiesa)
Realizzazione degli affreschi nei pennacchi della cupola e dell’affresco della navata (quest’ultimo, per cui è stata indicata anche una datazione anteriore di circa cinquant’anni andò perduto negli anni Sessanta e solo recentemente è stato rifatto).
XIX - XIX (restauro esterno della chiesa)
Intervento di consolidamento del campanile ed innalzamento dello stesso.
1908 - 1908 (completamento interno della chiesa)
Erezione della cantoria, ad opera dei fratelli Filipponi di Udine.
1960 - 1960 (rifacimento intero bene)
Ricostruzione di parte del soffitto che era crollato.
1987 - 1988 (restauro intero bene)
Intervento di restauro degli intonaci e delle coperture.
2007 - 2007 (restauro intero bene)
Restauro generale dell’edificio per volontà del parroco don Giorgio Longo. L’intervento consistette nel rinnovo degli intonaci, delle pitturazioni e nel restauro dell’apparato pittorico - decorativo. In quest’occasione furono risistemati gli impianti tecnologici e installato il sistema di antifurto. A fine lavori la chiesa fu benedetta dall’arcivescovo di Gorizia Dino De Antoni il 31 marzo 2007.