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Chiese in Provincia di Gorizia - città di : Chiesa di Nostra Signora di Lourdes
Chiesa di Nostra Signora di Lourdes
Dettagli
La chiesa di Nostra Signora di Lourdes fu costruita ex novo a servizio degli abitanti del quartiere periferico in espansione dopo la seconda guerra mondiale e per il quale nel 1964 fu istituita anche la nuova parrocchia. L’edificio, progettato dall’architetto Mario Baresi, si caratterizza per un impianto longitudinale tradizionale connotato da una forte simmetria, rotta dal posizionamento del campanile a vela a sinistra della facciata, piuttosto inusuale rispetto alla tradizione che lo prevede sopra la facciata. La chiesa è realizzata con tecniche costruttive contemporanee - quali il calcestruzzo armato - e adottando soluzioni compositive, in particolare della copertura, tipiche degli anni Sessanta del Novecento, come anche il rivestimento in pietra a spacco, ma riferibili all’architettura civile. Nell’insieme la composizione si caratterizza per linee essenziali ma ben definite valorizzate dal contrasto tra materiali; anche l’interno rivela una certa pulizia formale, con tutti gli elementi liturgici concentrati nella zona presbiterale e l’apparato pittorico decorativo essenziale. Conclusa agli inizi degli anni Settanta, la chiesa agli inizi del Duemila fu oggetto di un rifacimento che modificò la struttura della copertura all’intradosso, coprendo l’originale senso compositivo che voleva la struttura a vista.
Impianto planimetrico
La chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes sorge in posizione arretrata rispetto al fronte stradale, preceduta da un ampio piazzale che funge anche da sagrato, con spazi verdi, in parte adibito a parcheggio. L’edificio, orientato ad Est – Nord Est, è connotato da una configurazione planimetrica semplice, composta da un’unica navata longitudinale, con una nicchia quadrangolare nel fianco sinistro, e di un presbiterio a base rettangolare, più stretto della navata, che si protende nella navata, allargandosi sul lato destro fino al muro perimetrale, formando una sorta di “L” ; in corrispondenza dell’ingresso è stata creata una zona filtro larga come tutta la navata e separata da questa da tre portali privi di serramenti: al centro vi è una bussola d’ingresso, nell’antro di sinistra un confessionale mentre quello di destra è vuoto. Dietro al presbiterio vi è la sacrestia a pianta rettangolare trasversale: è affiancata su entrambi i lati da due vani rettangolari, di cui quello di sinistra funge da atrio d’ingresso dall’esterno ed è collegato al fondo della navata, quello di destra, con un piano soppalcato, è adibito a magazzino e consente l’ingresso al presbiterio nel fianco destro; a sinistra vi è annesso anche un servizio igienico. La chiesa esternamente è preceduta da uno spazio porticato: il fianco sinistro è chiuso a tutta altezza dall’apparato murario della vela campanaria, quello destro da un basso muretto. A sinistra della chiesa si sviluppano le opere parrocchiali caratterizzate da un impianto longitudinale collegato alla sacrestia da uno spazio porticato, formando una sorta di corte anteriore chiusa sul fronte da un muretto in pietra a sinistra del campanile. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 19,32 ml; larghezza 13,95 ml; altezza navata - imposta copertura 3,62 ml; altezza navata - colmo 8,28 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in calcestruzzo armato, con tamponamento in laterizio. La facciata principale presenta un rivestimento in pietra grigia del Carso bugnata; in tutta la sua larghezza, è preceduta dal portico, sopraelevato dal sagrato di tre gradini e protetto da una falda a pendenza discendente - più alta all’esterno - con trave di bordo e travetti fuori spessore in calcestruzzo armato a vista e conclusa sul fronte da una rivisitazione in calcestruzzo di cornice dentellata; il fianco sinistro del portico è chiuso a tutt’altezza dal muro del campanile - che fuoriesce dal pronao - dove è stata ricavata una nicchia trapezoidale che ospita la statuetta in marmo bianco del Sacro Cuore di Gesù; sull’altro lato è protetto da un basso muretto da cui,
1961 - 1969 (proprietà fondiaria intero bene)
L’iter per la costituzione della nuova parrocchia nel quartiere in espansione della Madonnina prese avvio nel 1961 con la richiesta a mons. Luigi Ristits, direttore dell’Ufficio Amministrativo della Curia e della Commissione diocesana di Arte Sacra, da parte di un gruppo di fedeli, con l’interessamento di don Corrado Bertoldi, di avviare le pratiche per la costruzione di una chiesa; l’anno successivo mons. Ristits sollecitava l’arcivescovo mons. Giacinto Ambrosi ad interessarsi presso il Comune di Gorizia per l’acquisto di un terreno destinato al complesso parrocchiale; i terreni su cui sorgono la chiesa e le opere parrocchiali furono donati dal Comune di Gorizia.
1963 - 1969 (costruzione intero bene)
Costruzione della chiesa e dell’annesso complesso parrocchiale. Il progetto fu affidato nel 1963 all’architetto Mario Baresi - compresa quella degli arredi liturgici -, mentre i calcoli strutturali e la direzione dei lavori furono seguiti dall’ingegnere Gelserino Graziato; i lavori furono eseguiti dalle imprese Petarin Benigno e Cernigoi Luciano. La prima pietra fu posata e benedetta dall’arcivescovo mons. Pietro Cocolin il 1.o dicembre 1968; alla conclusione dei lavori, la chiesa fu benedetta il 21 dicembre 1969.
1964 - 1965 (istituzione intero bene)
Costituzione di una nuova parrocchia nel quartiere della Madonnina, sviluppatosi dopo la seconda guerra mondiale nella periferia di Gorizia, i cui abitanti inizialmente erano stati affidati alla cura pastorale delle parrocchie di Lucinico e Piedimonte. L’iter istituzionale fu portato a compimento nel 1964 dall'arcivescovo Andrea Pangrazio con l’istituzione della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes; il riconoscimento civile avvenne nel 1965.
1964 - 1965 (preesistenza intero bene)
Costruzione di un capannone in lamiera da destinare alle celebrazioni liturgiche su un terreno messo a disposizione dal Comune - diverso da quello dove sorge l’attuale parrocchiale. La domanda di licenza edilizia fu presentata nel febbraio del 1964 e la licenza fu consegnata il 17 marzo dello stesso anno; il 16 marzo 1965 la cappella prefabbricata fu benedetta dall’arcivescovo mons. Andrea Pangrazio e vi si iniziò a celebrare.
1970 - 1970 (consacrazione intero bene)
La chiesa fu consacrata l’11 febbraio 1970 dall’arcivescovo Pietro Cocolin.
1970 - 1994 (decorazione interno della chiesa)
Completamento della chiesa con la realizzazione dell’apparato decorativo; le opere pittoriche furono eseguite dagli artisti goriziani Aldo Fabbro e Francesco Bregant; quelle scultoree sono ad opera dei professori Mario Sartori e Tino Piazza, a cui si devono anche i quadri della via crucis.
2000 - 2010 (rifacimento interno della chiesa)
Realizzazione di una controsoffittatura interna che copre l’originaria copertura con travi e travetti in calcestruzzo armato lasciati a vista.