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Chiese in Provincia di Gorizia - città di : Chiesa di Santo Stefano Protomartire

Chiesa di Santo Stefano Protomartire
S. Stefano

GORIZIA
Via P. Zorutti - Fratta, Romans d'Isonzo (GO)
Culto: Cattolico
Diocesi: Gorizia
Tipologia: chiesa
L’attuale chiesa di Fratta è frutto di diversi rifacimenti ed ampliamenti che furono apportati nei secoli ed in parte messi in luce differenziandoli nel recente restauro. Il nucleo primitivo della chiesa risale al Duecento e a metà del Quattrocento l’interno fu arricchito con gli affreschi che ancora oggi rivestono i fianchi della navata nella parte anteriore. Nel corso del XV l’edificio fu ampliato e fu aggiunto il campanile a vela, come è testimoniato nella relazione della visita apostolica... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

L’attuale chiesa di Fratta è frutto di diversi rifacimenti ed ampliamenti che furono apportati nei secoli ed in parte messi in luce differenziandoli nel recente restauro. Il nucleo primitivo della chiesa risale al Duecento e a metà del Quattrocento l’interno fu arricchito con gli affreschi che ancora oggi rivestono i fianchi della navata nella parte anteriore. Nel corso del XV l’edificio fu ampliato e fu aggiunto il campanile a vela, come è testimoniato nella relazione della visita apostolica di Bartolomeo da Porcia del 1570; nella stessa relazione è rilevata l’esistenza dell’altare maggiore dedicato a Santo Stefano e di un altare dedicato a San Bonifacio di Magonza, entrambi con pala; vi è il fonte battesimale in pietra posto su una colonna e una pila dell’acqua santa, anch’essa in pietra sostenuta da una colonna; esternamente l’edificio era circondato dal cimitero chiuso da un muretto in pietra. Alla fine del Seicento la chiesa fu oggetto di un ulteriore ampliamento durante il quale è stato costruito il pronao che la precede e successivamente furono sostituiti gli altari lignei con quelli marmorei. Nella relazione della visita arcidiaconale di Sertorio Delmestri nel 1742 e da quella dell’arcivescovo Filippo Inzaghi a fine Settecento è citato l’altare dell’Immacolata e nella successiva quello di San Giovanni Nepomuceno, ma, seppur non vi siano fonti, probabilmente si tratta dello stesso altare a cui è stata cambiata l’intitolazione. Durante il corso del Novecento furono portati in luce e restaurati in due momenti successivi gli affreschi della navata e, a fine anni Ottanta, la chiesa fu sottoposta ad un restauro generale che interessò l’intera struttura, l’apparato decorativo e gli impianti.

Preesistenze

Durante l’ultimo restauro, con l’asportazione del pavimento sono emerse le fondazioni del muro che delimitava la primitiva chiesetta di Fratta e il nucleo originario della chiesetta, costituito da un’aula di lunghezza pari a 9 metri e larghezza 5 metri e mezzo.

Impianto planimetrico

La chiesa è orientata a Est - Nord Est. La configurazione planimetrica è molto semplice: l’edificio si compone di un’unica navata longitudinale, con due nicchie laterali in posizione centrale - di cui quella a sinistra più profonda -, e di un presbiterio a base quasi quadrata. Addossati al navata, sul lato sinistro vi sono la sacrestia ed un locale adibito a magazzino. Esternamente la facciata è preceduta da un pronao a pianta rettangolare, della stessa larghezza della navata, con un’apertura ad arco su ciascun lato, rialzato di tre gradini rispetto all’antistante sagrato. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 17,38 ml; larghezza 5,56 ml; altezza navata - colmo sotto trave 7,65 ml; altezza navata - catena di capriata 6,34 ml.

Strutture verticali

Tutte le murature sono in pietrame. L’edificio è interamente intonacato e tinteggiato in bianco e presenta lungo l’intero perimetro un basamento leggermente sporgente. La facciata principale, a capanna, è nascosta nella parte inferiore dal pronao che la precede e nella parte superiore dal campanile a vela che si erge sopra la facciata, spezzando anche la cornice modanata che corre sotto la linea di gronda lungo l’intero perimetro dell’edificio. Il pronao presenta sui tre lati un’apertura ad arco preceduta da tre gradini - fino ai lavori del 1990 l’acceso era consentito solo sul fronte principale mentre gli archi laterali erano chiusi da una balaustra - ed è sormontato da una copertura a tre falde con manto esterno in coppi e all’intradosso struttura lignea e sottomanto in tavelle a vista; sul fronte principale è immurata un’iscrizione che ricorda l’anno di costruzione del pronao stesso e del campanile. Quest’ultimo invece è costituito da un’alta struttura ad arco, in pietra a vista regolarmente sbozzata, i cui piedritti sono in aggetto rispetto alla facciata. Sopra alla trabeazione con fregio inscritto, vi è un frontone triangolare con cornice modanata, sotto cui, sul fronte

XII (?) - XIII (?) (costruzione intero bene)

Costruzione della chiesa.

XV - XV (ampliamento e rifacimento intero bene)

Rifacimento con ampliamento della chiesa e costruzione del campanile a vela, per volontà del parroco Marco Vasio.

metà 1400 - metà 1400 (decorazione interno della chiesa)

Esecuzione degli affreschi che ricoprono la parete destra della navata.

1678 - 1678 (completamento interno della chiesa)

Realizzazione dell’altar maggiore - si veda scritta incisa sul fianco destro della mensa.

1694 - 1694 (ampliamento e rifacimento intero bene)

Rifacimento della chiesa e costruzione del portico che precede la chiesa, per volontà del parroco Carlo Lottieri, come è riportato sulla lapide immurata nella facciata del portico.

1912 - 1913 (restauro interno della chiesa)

Restauro degli affreschi tardo gotici raffiguranti scene del Nuovo Testamento, eseguito da Leopoldo Perco.

1942 - 1944 (restauro interno della chiesa)

Restauro degli affreschi tardo gotici raffiguranti scene del Nuovo Testamento, eseguito da Leopoldo Perco.

1989 - 1990 (restauro intero bene)

Intervento di restauro che comprese la demolizione della “cappella” del fonte battesimale sul fianco sinistro della navata, l’asportazione del pavimento in piastrelle di cemento bianche e nere - aggiunto sopra al precedente in cotto -, il rifacimento degli intonaci interni. In quest’occasione furono rimosse le scale in ferro e i solai di piano in cemento che erano stati aggiunti sul fusto del campanile, per consentire l’appoggio per lo scampanare e la manutenzione delle campane.

1989 - 1990 (restauro interno della chiesa)

Restauro degli affreschi.

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