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Chiese in Provincia di Udine - città di Villa Vicentina: Chiesa della Beata Vergine Assunta
Chiesa della Beata Vergine Assunta
Cappella Baciocchi B.V. Assunta
Dettagli
La cappella Baciocchi fu fatta costruire dalla contessa Elisa Baciocchi - Camerata come cappella mortuaria per il proprio figlio Benedetto Napoleone, morto a Parigi nel 1853 in circostanze poco chiare ed inizialmente sepolto nella stanza sovrastante alla sacrestia della parrocchiale di Villa Vicentina, da dove i Napoleonidi assistevano alle sacre funzioni. Benedetta dall'Arcivescovo di Gorizia Gollmayr nel 1864, fu dedicata alla Beata Vergine Assunta, rappresentata nella pala dell'unico altare, opera dipinta da Augusto Tominz nel 1867. In epoca recente fu oggetto di un restauro nell'anno 2007.
Preesistenze
Sul luogo della cappella in precedenza non sorgevano altri edifici sacri, ma vi era una filanda, di cui non vi sono resti né tracce.
Impianto planimetrico
La chiesa, sul fronte principale è preceduta da un breve sagrato delimitato da un recinto in ferro battuto chiuso da un cancelletto, sulla parte posteriore è addossata ad abitazioni. L'edificio è orientato a Nord Est - Est e presenta una configurazione planimetrica molto semplice: si compone di un'unica navata longitudinale, avente due rientranze laterali, e di un presbiterio, anch'esso a pianta rettangolare con due nicchie laterali; dietro al presbiterio vi sono due vani rettangolari, accessibili da due porte che si aprono lateralmente nella parete di fondo del presbiterio ed entrambi gli ambienti sono adibiti a sacrestia. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 11,08 ml; larghezza 7,04 ml e altezza navata 7,56 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame e mattoni, intonacate e tinteggiate a fasce orizzontali di diversa altezza in cui si alternano il giallo paglierino e il bianco. La facciata principale a capanna lateralmente è definita da due lesene, sopra a cui, oltre la copertura, sono impostati due pilastrini conclusi da una cuspide piramidale. In asse con la navata si aprono il portale d'ingresso ed una finestra ad arco in vetri policromi con il disegno di una croce. Il portale, la finestra e delle decorazioni a rombi, costituiscono una fascia centrale continua che si erge sino a circa due terzi dell'altezza della facciata e che è definita da due cordoni laterali tortili che si incrociano sulla sommità formando due motivi curvilinei. Ai lati, una cornice lineare in linea con la parte superiore del portale funge da linea d'imposta per due nicchie absidate con mensola, protette seriormente da un arco in aggetto che riprende il motivo a cordone del portale. A coronamento della facciata vi è una serie continua di archetti ciechi ed al centro, in linea con le aperture sottostanti, vi si apre un piccolo occhio circolare. Le facciate laterali presentano anch'esse due lesene ai lati ed una in corrispondenza del presbiterio; vi si aprono due finestre ad arco per lato, sotto cui vi sono due riquadri decorati con lo stesso motivo a rombi della facciata; sotto la linea di gronda, su entrambi i lati, corre una cornice dentellata.
Coperture
La copertura della chiesa è a due falde con manto in coppi; all'intradosso sia la navata che il presbiterio presentano un controsoffitto piano.
Campanile
Il campanile a vela si erge sopra al presbiterio. Presenta una monofora in cui è ospitato un campanello.
apparato decorativo
L'interno della cappella si configura come un unico ambiente; infatti anche se tra presbiterio e navata vi sono due colonne che sorreggono l'arco santo e due trabeazioni laterali sopra alle quali si apre un foro rettangolare con angoli smussati, visivamente la percezione unitaria mantiene la sua continuità. Lungo le pareti della chiesa, delle lesene con capitello composito sorreggono una trabeazione continua interrotta nella navata dagli archi che contornano le finestre - sia nelle pareti laterali che nella controfacciata - in corrispondenza dell'arco santo e dell'arco nella parete di fondo del presbiterio. Anche la scelta della tinteggiatura e delle decorazioni, sobrie ed eleganti, contribuiscono a conferire
1861 - 1863 (costruzione intero bene)
Costruzione della cappella, per volontà della contessa Elisa Baciocchi Camerata, per dare degna sepoltura al figlio Benedetto Napoleone. L'approvazione del modello della cappella mortuaria da parte dell'Ordinariato di Gorizia risale al 1861.
1864 - 1864 (benedizione intero bene)
Il 10 settembre 1864 la cappella fu benedetta dall'Arcivescovo di Gorizia Andrea Gollmayr.
2007 - 2007 (restauro intero bene)
Restauro generale della chiesa e dell'apparato decorativo.