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Chiese in Provincia di Udine - città di Ruda: Chiesa di Santo Stefano Protomartire

Chiesa di Santo Stefano Protomartire
Glesia di San S'ciefin S. Stefano Protomartire

UDINE / RUDA
Piazza della Repubblica - Ruda (UD)
Culto: Cattolico
Diocesi: Gorizia
Tipologia: chiesa
L'attuale chiesa di Ruda fu costruita sull'impianto della chiesa precedente, rispetto a cui fu invertito l'orientamento e furono ampliate le dimensioni. I lavori furono eseguiti tra il 1828 e il 1833, anno in cui fu consacrata dall'arcivescovo Giuseppe Walland; negli anni successivi fu realizzato l'apparato decorativo. A fine secolo l'edificio fu ampliato con l'aggiunta di due cappelle laterali che ospitavano un altare ciascuna, dedicati alla Vergine e a San Giuseppe, oltre ai tre altari... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

L'attuale chiesa di Ruda fu costruita sull'impianto della chiesa precedente, rispetto a cui fu invertito l'orientamento e furono ampliate le dimensioni. I lavori furono eseguiti tra il 1828 e il 1833, anno in cui fu consacrata dall'arcivescovo Giuseppe Walland; negli anni successivi fu realizzato l'apparato decorativo. A fine secolo l'edificio fu ampliato con l'aggiunta di due cappelle laterali che ospitavano un altare ciascuna, dedicati alla Vergine e a San Giuseppe, oltre ai tre altari ancora oggi esistenti. Ad inizio secolo la facciata fu oggetto di un importante rifacimento; nel contempo si completarono le opere di decorazione degli interni, ad opera degli artisti Delneri e Justolin e, poco dopo, si iniziò la costruzione del nuovo campanile, a fianco della facciata, concluso solo dopo la prima guerra mondiale, nel 1928. Nel 1958 si decise di ripristinare l'assetto originario della chiesa, eliminando le due cappelle laterali e la nicchia del fonte battesimale.

Preesistenze

Nel 1959, durante gli scavi per la formazione del vespaio del pavimento della chiesa, emersero tracce dei muri di una precedente chiesa che insisteva sul medesimo sito dell'attuale parrocchiale. Vi sono notizie dell'esistenza della chiesetta fin dal 1540, anno in cui Ruda fu elevata a parrocchia; l'edificio, di dimensioni poco più che dimezzate rispetto all'attuale, era orientato ad Est ed era costituito da un'unica navata conclusa da un'abside semicircolare; la facciata era sormontata da un campaniletto a vela; all'interno ospitava tre altari, di cui il maggiore dedicato a Santo Stefano, quelli laterali alla Madonna e a San Rocco. Esternamente era circondato dal cimitero, delimitato da un muro di cinta - i lavori di costruzione delle cappelle laterali portarono in luce molti resti di ossa, a testimonianza delle tumulazioni del cimitero. Già agli inizi del Settecento la chiesa risultava insufficiente ad ospitare l'aumentata popolazione, pertanto si prospettava un ampliamento che però non fu attuato. A metà secolo, per volontà del parroco Beltram, fu innalzato il campanile ad una distanza di circa tre metri dalla facciata. In seguito anche alle precarie condizioni di stabilità strutturale dell'edificio si decise definitivamente di demolirlo e di costruire ex novo la chiesa, sul medesimo sito.

Impianto planimetrico

La chiesa è orientata ad Ovest. La configurazione planimetrica è molto semplice: l'edificio si compone di un'unica navata longitudinale con due nicchie contrapposte e di un presbiterio a base rettangolare. Sul lato sinistro del presbiterio vi è la sacrestia, accessibile sia dal presbiterio, sia da un accesso esterno sul retro; annessi alla sacrestia, lungo il fianco sinistro della chiesa, si sviluppano due ambienti rettangolari adibiti a magazzino, in cui nel primo vi è la scala lignea che porta al pulpito. Dietro al presbiterio, addossato al corpo della chiesa, si erge il vecchio campanile; quello nuovo invece si colloca in linea con la facciata, sul fianco destro, separato dalla chiesa. La chiesa è preceduta da un breve sagrato, delimitato da sette pilastrini in pietra. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 29,45 ml; larghezza 11,53 ml; altezza navata 11,07 ml e altezza presbiterio 9,45 ml.

Strutture verticali

Tutte le murature sono in pietrame. La facciata principale presenta un alto basamento con rivestimento in pietra, mentre la parte superiore è intonacata e tinteggiata color crema; è tripartita verticalmente da quattro lesene tuscaniche, sopra a cui corre una semplice trabeazione lineare che prosegue per un breve tratto anche lateralmente. Nel fregio è dipinta la dedica della chiesa a Santo Stefano protomartire ("D.O.M. ET DIVO S. STEPHANO PROT. DICATUM"). Al di sopra si sviluppa un piano attico, che presenta la parte centrale - compresa tra le lesene interne - più alta, conclusa da due profili curvi concavi che, unendosi al centro, sostengono una base per la croce in ferro che si innalza sulla sommità, mentr

1540 - 1540 (preesistenza intero bene)

In occasione dell'elevazione del titolo della chiesa a parrocchiale, fonti attestano l'esistenza di una chiesetta nello stesso luogo dell'attuale edificio, con orientamento opposto all'attuale.

iniziXVIII - iniziXVIII (preesistenza intero bene)

Costruzione della sacrestia. In relazione all'aumentata popolazione si prospettava già l'ampliamento della chiesa, poi non realizzato.

1752 - 1752 (costruzione esterno della chiesa)

Erezione del campanile, quando era parroco don Antonio Beltram, in origine ad una distanza di tre metri dalla facciata della chiesa.

1828 - 1833 (costruzione intero bene)

La chiesa venne riedificata sul luogo della precedente, ampliandone le dimensioni e invertendo l'orientamento del presbiterio da Est ad Ovest.

1833 - 1833 (consacrazione interno della chiesa)

La chiesa fu consacrata dall'arcivescovo di Gorizia Giuseppe Walland il 1.o settembre 1833 (si veda la lapide sopra la porta della sacrestia).

1845 - 1845 (decorazione interno della chiesa)

Realizzazione degli affreschi della volta del presbiterio e della navata, per mano del pittore muranese Sebastiano Santi.

1893 - 1893 (rifacimento intero bene)

Intervento di rifacimento che interessò principalmente le pareti laterali, in cui vennero realizzate due cappelle con altari, dedicati alla Vergine e a San Giuseppe, e ampliamento della cappella del fonte battesimale, sul fianco sinistro in fondo alla chiesa.

1894 - 1894 (decorazione interno della chiesa)

Realizzazione delle decorazioni della chiesa, ad opera del pittore goriziano Clemente Delneri.

1901 - 1901 (rifacimento facciata)

Rifacimento della facciata. In quest'occasione fu anche restaurata la cantoria che si appoggia alla controfacciata.

1901 - 1901 (decorazione interno della chiesa)

Realizzazione degli affreschi nella nicchia del fonte battesimale (andato perso con la rimozione del battistero) e delle decorazioni del parapetto della cantoria, per mano del pittore Giulio Justolin.

1911 - 1928 (costruzione esterno della chiesa)

Erezione del nuovo campanile, a fianco alla facciata. La prima pietra fu benedetta in forma privata nel 1911; nel 1915 la torre era stata costruita fino alla cella campanaria ma i lavori furono sospesi perché il materiale era stato requisito per la costruzione del nuovo cimitero. Il campanile fu completato nel 1928.

1929 - 1929 (decorazione interno della chiesa)

Realizzazione delle decorazioni delle pareti del presbiterio, ad opera del pittore Giulio Justolin; anche queste pitture andarono perse nei successivi interventi di sistemazione interna e ripitturazione.

1958 - 1958 (demolizione intero bene)

Demolizione delle cappelle della Vergine e di San Giuseppe e della cappella battesimale, che sporgeva dal muro sinistro in linea con la facciata, dove fu spostata la porta laterale.

1971 - 1971 (restauro campanile)

Restauro del vecchio campanile.

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