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Chiese in Provincia di Udine - città di : Chiesa di San Martino Vescovo
Chiesa di San Martino Vescovo
S. Martino Vescovo
Dettagli
La prima grande chiesa risale alla fine del 1400 o inizio del 1500, come testimoniano le date del portale e della pila dell'acqua santa, che sono firmati dal Pilacorte. L'attuale Chiesa, in stile gotico-lombardo, venne iniziata nel 1895 ed ultimata nel 1903. Nel 1952 venne smembrata da Zompicchia ed eretta a parrocchia. La facciata è composta da un paramento intonacato monocromatico. Il prospetto principale, in stile neogotico, presenta delle particolarità univocamente riconoscibili. La facciata tripartita è caratterizzata da una maggiore ricercatezza nell'elemento riconducibile alla navata centrale sul quale oltre al rosone si evidenzia la presenza di una loggia con parapetto ed archi (n. 7) a sesto acuto con colonnine in pietra. Al di sopra del portale, in una nicchia a sesto acuto, vi è un affresco raffigurante Gesù Cristo benedicente. Nelle due ali laterali del prospetto, corrispondenti alle navate secondarie, vi sono due strette finestre a doppia altezza ed a sesto acuto. La parte superiore della facciata è impreziosita da una decorazione ad archetti pensili al di sotto del cornicione, mentre le quattro lesene sono coronate da altrettante guglie, composte da colonnine in pietra, simili a quelle della loggia, cimate da un tetto a quattro falde. L'interno, anch'esso realizzato con gli stilemi neogotici riscontrabili in facciata, presenta volte a crociera nelle tre navate. Gli elementi strutturali sulle murature laterali e le costolanature delle volte sono trattati con una colorazione a fasce. Gli elementi portanti fra le tre navate sono costituiti da una serie di colonne, con capitelli in stile composito. L'abside presenta tre finestre a sesto acuto.
Pianta
La chiesa presenta pianta rettangolare con tre navate.
Prospetto principale
La facciata è composta da un paramento intonacato monocromatico. Il prospetto principale, in stile neogotico. La facciata è tripartita e oltre al rosone si evidenzia la presenza di una loggia con parapetto ed archi a sesto acuto con colonnine in pietra. Al di sopra del portale, in una nicchia a sesto acuto, vi è un affresco raffigurante Gesù Cristo benedicente. Nelle due ali laterali del prospetto, corrispondenti alle navate secondarie, vi sono due strette finestre a doppia altezza ed a sesto acuto. La parte superiore della facciata è impreziosita da una decorazione ad archetti pensili al di sotto del cornicione, mentre le quattro lesene sono coronate da altrettante guglie, composte da colonnine in pietra, simili a quelle della loggia, cimate da un tetto a quattro falde.
Impianto strutturale
L'interno, anch'esso realizzato con gli stilemi neogotici riscontrabili in facciata, presenta volte a crociera nelle tre navate. Gli elementi strutturali sulle murature laterali e le costolanature delle volte sono trattati con una colorazione a fasce. Gli elementi portanti fra le tre navate sono costituiti da una serie di colonne, con capitelli in stile composito. L'abside presenta tre finestre a sesto acuto.
XVI - XVII (preesistenze intero bene)
La chiesa originaria risale alla fine del 1400 o inizio del 1500, come testimoniano le date del portale e della pila dell'acqua santa, che sono firmati dal lapicida e scultore Giovanni Antonio Bassini detto Pilacorte.
1895 - 1903 (ricostruzione intero bene)
L'attuale Chiesa, in stile gotico-lombardo, venne iniziata nel 1895 ed ultimata nel 1903. Nel 1952 venne eretta a parrocchia.
2006 - 2006 (restauro conservativo affreschi interni)
Nel 2006 venne incaricato l'architetto Luigi Soramel affiancato al restauratore Stefano Tracanelli del restauro conservativo delle pareti interne affrescate.
2011 - 2014 (restauro intero bene)
L’edificio presenta internamente un consistente ed avanzato degrado dei paramenti intonacati delle murature perimetrali dell’aula, determinato dalla risalita per capillarità di umidità dal terreno e dalla conseguente presenza di sali legati ai processi di carbonatazione dei componenti dell’intonaco. Si decide pertanto di interveniere per un risanamento delle mura e restauro degli affreschi e delle pitture parietali. Progettista dell'opera è Raffaele Tosatto.