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Chiese in Provincia di Udine - città di : Chiesa del Santissimo Nome di Maria
Chiesa del Santissimo Nome di Maria
SS. Nome di Maria
Dettagli
Edificio orientato; sedime a quota di campagna. La torre campanaria è inglobata alla struttura a settentrione. L'aula rettangolare si conclude con il profondo presbiterio ad ampia abside semicircolare. Ai lati aggettano due corpi più bassi a sezione rettangolare che costituiscono gli spazi per i due altari laterali. La copertura è a falde con manto in coppi di laterizio. Prospetto principale a capanna, con portale in pietra modanata e due finestre rettangolari nella parte superiore. L'interno è ridondante per le sovrapposte cornici: la prima all'altezza dei capitelli delle paraste ioniche, la seconda a correre al disopra del fregio e degli arconi laterali, la terza all'altezza dell'imposta del soffitto. Il soffitto presenta angoli scorciati e al centro quattro specchiature dipinte, tre nell'aula e una nel presbiterio. Due sono le finestre rettangolari per lato. Profondo presbiterio, sopraelevato di due gradini, illuminato da due finestre rettangolari. In controfacciata la cantoria lignea sorretta da due colonne intonacate in marmorino; ad essa si accede con una scala a chiocciola. Pavimentazione moderna, in piastrelle di marmo rosato.
Impianto strutturale
Muratura portante mista in ciottoli e laterizio.
Pianta
Pianta ad aula con quattro altari in nicchia, due a meridione e due a settentrione. A nord, addossati vi sono anche la torre campanaria e la sacrestia. Abside sporgente e semicircolare.
Prospetto principale
Prospetto principale a capanna, con portale principale in pietra modanata e due finestre rettangolari, con cornice in pietra.
Coperture
Copertura a falde con struttura lignea e manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione moderna in lastre di marmo rosato.
1360 - 1360 (citazione intero bene)
La prima citazione della chiesa si trova nel Necrologio di Qualso in un testamento in cui Francesco figlio di Rambaldo di Vergnacco, Margherita, sua moglie e Benedetto suo fratello lasciano una quarta di frumento alla chiesa di Santa Maria di Cortalo.
1757 - 1764 (costruzione campanile)
In questo periodo la chiesa viene ampliata e viene dotata di un nuovo campanile.
1757 - 1766 (ampliamento intero bene)
La chiesa subisce notevoli cambiamenti e ampliamenti come si evince da un testamento del 1703 che era preceduta da un portico, com'è consuetudine per gli edifici del XIV-XV secolo.
1938 - 1938 (ampliamento intero bene)
Il geometra Silvestri propone un ampliamento della chiesa che ne mantenga le antiche strutture murarie. L'intervento non è stato realizzato.