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Chiese in Provincia di Udine - città di : Chiesa di San Michele Arcangelo
Chiesa di San Michele Arcangelo
S. Michele arcangelo
Dettagli
L'edificio su sedime rialzato di quattro gradini con antistante sagrato, orientato, originato da una precedente chiesetta trecentesca di cui rimane il basso presbiterio pentagonale, tangente l’odierno presbiterio della chiesa settecentesca. Lateralmente i corpi aggiunti: sulla sinistra a meridione la torre campanaria il cui muro di base coincide con quello della chiesa; la recente centrale termica, con accesso esterno, è inserita tra la torre campanaria e la sacrestia. Sul lato settentrionale sporge la nicchia destinata prima a vano battesimale e, tangente al presbiterio, aggetta un piccolo vano di servizio. La copertura è a falde in coppi. Il sobrio prospetto principale a timpano, oculo quadrilobato oppilato, ha il portale dagli stipiti in pietra e sovrapporta con decorazioni lapidee settecentesche; al centro una finestra rettangolare a sesto ribassato appena al di sotto del cornicione. Pianta ad aula rettangolare, suddivisa in un primo volume con due ampie nicchie degli altari laterali, cui succede un secondo di poco più stretto; il presbiterio rettangolare ulteriormente ridotto dà accesso in asse al nucleo trecentesco suddiviso da tramezzo vetrato e porta a meridione. L’interno è articolato in partizioni e in volumi definiti da paraste ioniche con un cornicione a correre anche nel presbiterio. Tre gli altari di cui due laterali. Al presbiterio, da cui sono state asportate le balaustre, si accede tramite quattro gradini. Aula e presbiterio hanno soffitto a vela. Quattro sono le finestre dell’aula e due nel presbiterio. Il pulpito ligneo è sul lato destro davanti al presbiterio; il fonte battesimale a stelo su quello sinistro. Pavimentazione in lastre marmoree a losanghe rosse e bianche.
Pianta
L'edificio di culto presenta una pianta rettangolare a navata unica con cappelle laterali e sacrestia.
Struttura
La struttura è composta da murature portanti in pietra e laterizio con interventi di consolidamento in cemento armato, ascrivibili al periodo post terremoto del 1976.
Prospetto principale
Il prospetto principale della chiesa è sobrio, presenta solamente il portale d'accesso con stipiti in pietra e sovraporta in stile barocco; al di sopra del portale, sempre al centro della facciata si trova una finestra rettangolare a sesto ribassato appena al di sotto del cornicione dal quale si diparte il timpano con il quale termina la geometria della facciata. All'interno del timpano si trova una nicchia modanata.
Coperture
La struttura portante è in legno, a due falde; il manto di copertura è in coppi di laterizio.
1711/03/20 - 1711/03/20 (atto di fondazione intero bene)
Nel 1711 il sacerdote Daniele Bertoli decide di far edificare una chiesa dedicata a san Michele Arcangelo impegnando nell'impresa la somma di lire 679,13. Il fratello Giovanni Giacomo Bertoli dona il terreno su cui costruire l'edificio.
1713/06/08 - 1713/06/08 (edificazione intero bene)
Posa della prima pietra della chiesa come appare nella lapide murata sulla facciata della chiesa.
1715 - 1715 (costruzione intero bene)
In tale data è ultimata la costruzione dell'edificio.
1733/11/22 - 1733/11/22 (messa in opera vetrate)
Il vetraio Valerio Cirprian di San Daniele del Friuli mette in opera le vetrate della chiesa.
1736/05/09 - 1736/05/09 (finitura interno)
Vengono terminati i lavori di rifinitura della chiesa: intonaci e pitture.
1738/03/16 - 1738/03/16 (struttura finestre)
Il tagliapietra Giacomo Zamparo di Fagagna fornisce gli stipiti di pietra delle finestre della sacrestia.
1739/08/14 - 1739/04/14 (messa in opera pavimento)
Il terrazziere Mattia Nardino di Coseano e Zuanne Mestrone terminano il pavimento della chiesa e l'artigiano Giuseppe Pettoello di Spilimbergo consegna i confessionali e il pulpito.
1760/09/10 - 1760/09/10 (struttura facciata)
In tale data è terminata la facciata, anch'essa costruita a spese della famiglia Bertoli, le pietre sono trasportate da Udine con sei carri.
1908/07/07 - 1908/07/07 (rifacimento pavimento)
La ditta facente capo a Pietro Polo di Tricesimo esegue il rifacimento del pavimento con piastrelle.
1921 - 1921 (restauro intero bene)
La chiesa subisce un primo intervento di restauro.
1963 - 1963 (restauro intero bene)
A seguito della guerra a titolo di risarcimento dei danni, lo Stato interviene in parte nel restauro della chiesa.
1979 - 1979 (ripristino copertura)
Dopo il terremoto del 1976 il tetto dell'edificio cultuale è ripristinato. Il ripristino però indebolisce ulteriormente le strutture murarie tanto da far intervenire il Genio Civile per un primo urgente intervento di sostegno realizzando una conca in profilati d'acciaio e la puntellatura della lesena della facciata.
1993 - 1993 (ampliamento intero bene)
Sono realizzati due corpi di fabbrica, uno sul lato sud, l'altro sul lato nord per ospitare confessionali a celletta; spostato il fonte battesimale, ridotto l'ingombro degli altari laterali, aperta una porta tra il coro e la sacrestia, infine è realizzata un'uscita laterale per il superamento delle barriere architettoniche e come uscita d'emergenza.