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Chiese in Provincia di Udine - città di : Chiesa della Madonna di Strada
Chiesa della Madonna di Strada
Glesie di Madone di Strade Chiesa di Santa Maria di Strada
Dettagli
La prima fonte scritta in merito alla chiesa di Santa Maria di Strada risale al 1413, in cui è citata come dipendente della pieve di Trivignano. Già durante il XV secolo aveva assunto, oltre alla funzione di servizio divino, anche quella di luogo di sepoltura sia per gli abitanti di Viscone che di Medeuzza - da un documento del 1455 risulta che questa pratica era ormai considerata consuetudine -, funzione che mantiene tuttora solo per Viscone. Non vi sono notizie in merito all'evoluzione storica dell'edificio. Si conosce che nel XVI secolo la chiesa aveva le pareti affrescate (i lacerti di affresco che sono tuttora conservati risalgono a quell'epoca) ed era dotata di tre altari. L'edificio primitivo, sul medesimo sito di quello attuale, fu ampliato nel corso dei secoli: nel Seicento fu aggiunto il presbiterio, coperto dalla volta nel XVII secolo; tra fine Settecento e inizio Ottocento fu costruita la sacrestia. Interventi di consolidamento dei muri perimetrali, con la creazione di nuove aperture e il rifacimento del portale d'ingresso, furono attuati alla fine del Settecento. L'aspetto attuale della facciata risale alla prima metà dell'Ottocento e successivamente furono completati gli interni con la posa della nuova pavimentazione e la realizzazione degli stucchi. Durante l'Ottocento la chiesa accrebbe la sua fama di santuario e fu meta di molteplici pellegrinaggi. Nel 1985 la chiesa versava in condizioni di gravissimo degrado: era crollato il soffitto della sacrestia, il campanile aveva una stabilità statica precaria, il tetto della chiesa doveva essere puntellato; si eseguì un accurato restauro, che comprendeva sia il consolidamento delle murature sia la sistemazione degli interni, e il 1.o gennaio 1993 la chiesa fu riaperta al culto riportata al suo antico splendore. Recentemente fu ampliato il cimitero circostante e la chiesa fu asservita dagli impianti tecnici.
Preesistenze
La primitiva chiesetta di Santa Maria di Strada risale alla fine del XIV secolo, ma le tracce dell'edificio originale sono state cancellate dai successivi rifacimenti e restauri.
Impianto planimetrico
La chiesa è orientata a Nord Est. Lo spazio attorno alla chiesa è delimitato da un muro in pietra; l'edificio è preceduto da un sagrato e circondato lateralmente e nella parte retrostante dal cimitero. La configurazione planimetrica è molto semplice: l'edificio si compone di un'unica navata longitudinale e di un presbiterio a base quasi quadrata; sul lato destro vi è la sacrestia a pianta rettangolare, accessibile dal presbiterio.
Strutture verticali
Le murature sono in mattoni e sassi di fiume. La facciata principale a capanna è tripartita verticalmente da lesene con capitello tuscanico ed è sormontata da un frontone, sopra cui si erge un campanile a vela. È intonacata e tinteggiata con due colorazioni differenti che evidenziano le tre fasce: quelle laterali ed il timpano del frontone sono rossastre, mentre la fascia centrale, lesene e cornice del frontone sono grigie. Al centro della facciata si apre il portale inquadrato ed architravato in pietra. Sopra di questo vi è in un tondo una pittura colorata della Madonna con il Bambino; sulle fasce laterali vi sono due figure in chiaroscuro: esse rappresentano Santo Stefano, a sinistra, e San Giovanni Battista, a destra; una terza di San Luca Evangelista è compresa nel timpano. Le due facciate laterali presentano tre finestre rettangolari per parte in corrispondenza della navata (di cui una sul fianco destro è tamponata ed ospita il bocchettone del riscaldamento) ed una per parte nel presbiterio. È interamente intonacata e tinteggiata ma, ad eccezione del fronte principale che è stato sistemato di recente ed è in un ottimo stato di conservazione, sulle restanti facciate sono presenti macchie di umidità e muffe superficiali.
Coperture
La copertura della chiesa è a falde (due nella navata, tre nel presbiterio) con manto in coppi. All'intradosso nella navata le sei campate formate dalla s
fineXIV(?) - fineXIV(?( (preesistenze intero bene)
Costruzione di una primitiva chiesetta, di cui, in seguito ai restauri e alle ristrutturazioni posteriori, non vi rimane traccia.
1413 - 1413 (fonte intero bene)
Primi documenti che citano la chiesa di Santa Maria di Strada.
1455 - 1455 (fonte scritta intero bene)
Documenti attestano che era consuetudine che la chiesa di Santa Maria di Strada venisse utilizzata per la sepoltura sia dagli abitanti di Viscone che di Medeuzza.
1593 - 1593 (fonte scritta intero bene)
Visita pastorale di Francesco Barbaro, coadiutore del Patriarca Giovanni: la chiesa era dotata di tre altari, quello maggiore dedicato alla Madonna, quello in cornu epistolae a San Giovanni Battista e quello in cornu evangelii a Santo Stefano.
XVII - XVII (ampliamento intero bene)
Lavori di restauro ed ampliamento della chiesa, tra cui l'aggiunta del presbiterio.
fine XVIII - fine XVIII (restauro intero bene)
Lavori di restauro della chiesa: fu realizzato il portale d'ingresso e la facciata venne definita nell'aspetto attuale; furono create o ampliate le aperture delle facciate laterali; fu aggiunta la sacrestia sul fianco destro dell'edificio.
inizio XIX - inizio XIX (decorazione facciata principale)
Realizzazione delle pitture chiaroscurali nelle fasce laterali della facciata principale e nel timpano del frontone.
metà XIX - metà XIX (decorazione interno della chiesa)
Realizzazione degli stucchi sulla parte di fondo dell'abside e realizzazione della pavimentazione in pietra bianca e nera nella navata, bianca e rossa nel presbiterio.
1930 - 1930 (decorazione facciata principale)
Realizzazione dell'affresco raffigurante la Madonna sopra il portale della facciata principale ad opera di Giulio Justolin.
2010 - 2010 (restauro facciata principale)
Opere di sistemazione e ritinteggiatura della facciata.
recente - recente (restauro intorno)
Ampliamento e sistemazione del recinto del cimitero nei pressi del Santuario su progetto dell'architetto Ivo Scagliarini.