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Chiese in Provincia di Udine - città di : Chiesa di San Nicolò
Chiesa di San Nicolò
Glesia di San Nicolò S. Nicolò
Dettagli
L'attuale chiesa di San Nicolò di Ruda fu costruita sull'impianto di una precedente chiesa, demolita da un terremoto ed in seguito ricostruito, sfruttando le strutture esistenti, su incarico del patriarca Wolfger di Ellenbrestchirken all'inizio del XIII secolo; in questo periodo fu aggiunto un portico che precedeva la facciata, chiuso lateralmente da una struttura ad archi. Per volontà dello stesso patriarca fu edificato, nella zona ad Oriente della chiesa, un complesso ospedaliero a sostegno delle crociate, affidato ai Cavalieri di San Giovanni - successivamente Cavalieri di Malta; la chiesetta, che fungeva da cappella dell'ospedale, rimane l'unico edificio superstite del complesso. In un documento del 1591 fu riportato che vi erano tre altari (nove mantili); una descrizione più precisa in merito all'edificio è contenuta in un documento del 1604, redatto dal notaio Lorenzo Milost, su incarico del Capitano di Gradisca: la chiesa all'esterno era circondata dal cimitero, era preceduta da un portico, prendeva luce da due finestre grandi e tre piccole e la facciata era sormontata da un campaniletto a vela; all'interno ospitava un altare ligneo dorato dedicato a San Nicolò con ai lati le statue di San Giovanni Battista e Sant'Antonio Abate. La struttura originaria era di piccole dimensioni, dovendo servire alle necessità religiose dei monaci ospedalieri e non avendo per scopo principale la cura delle anime. Nel corso dei secoli fu oggetto di diversi lavori di manutenzione straordinaria, ampliamenti e rifacimenti, che però non ne trasformarono in maniera significativa la struttura fino all'inizio del Novecento in cui la chiesa fu notevolmente ampliata con la costruzione di una nuova navata, che si estende oltre il limite del precedente portico, comprendendolo; in quest'occasione fu innalzato anche il nuovo campanile, di fianco alla nuova facciata. A metà secolo la chiesa non versava in buone condizioni, tanto che parte del tetto crollò in seguito ad un nubifragio e per un periodo rimase abbandonata; solo nel 1974 fu restaurata, con la realizzazione della nuova copertura, il recupero della struttura muraria e la sostituzione degli intonaci, nonché la sistemazione ed il restauro dell'apparato decorativo interno.
Preesistenze
L'intonaco delle murature dell'edificio, esternamente, in corrispondenza dell'attuale presbiterio, lascia a vista dei frammenti lapidei, con iscrizioni e rilievi figurati in rilievo; in tutto ve ne sono sei - di cui cinque si collocano nel muro meridionale ed uno in quello settentrionale - e sono riferibili principalmente a monumenti sepolcrali romani risalenti al I-II secolo d.C. I frammenti furono reimpiegati nella struttura muraria della primitiva chiesetta, sorta durante l'epoca di Poppone, a metà dell'XI secolo, all'incrocio di due strade romane; l'impianto era composto da un'aula rettangolare conclusa da un'abside trapezoidale, secondo una tipologia che ebbe larga diffusione in Friuli anche nei secoli successivi. Materiale di recupero di origine romana fu rinvenuto anche in corrispondenza del muro occidentale di questo edificio. All'inizio del XII la chiesa fu gravemente danneggiata in seguito ad un terremoto.
Impianto planimetrico
La chiesa è preceduta da un breve sagrato. L'edificio è orientato ad Est e presenta una configurazione planimetrica molto semplice: ha un'unica navata longitudinale ed un presbiterio rettangolare, alle cui spalle, separata da un arco, vi è la sacrestia, a base quasi quadrata. Sul lato destro della chiesa, in linea con la facciata, si erge il campanile. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 22,70 ml; larghezza 8,99 ml; altezza navata - colmo sotto trave 10,44 ml; altezza navata - catena di capriata 8,09 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame. La facciata principale, a capanna, ha un aspetto essenziale. È intonacata e tinteggiata di grigio, su cui spicca il bianco delle lesene prive di capitello che la tripartiscono verticalmente. A
metà XI - metà XI (preesistenza intero bene)
Edificazione della primitiva chiesetta.
inizio XII - inizio XII (ampliamento intero bene)
Costruzione di un quadriportico davanti alla facciata.
1117 - 1117 (preesistenza intero bene)
Crollo della chiesa, forse a causa di un terremoto.
1204 - 1211 (costruzione intero bene)
Edificazione della chiesa, sfruttando la struttura muraria precedente in pietra, su cui sono stati alzati i muri in mattoni. Questo intervento fu realizzato probabilmente durante l'epoca del patriarca Wolfger, al quale si deve anche la costruzione dell'Ospedale che si sviluppava nell'area ad Oriente della chiesa.
1668 - 1668 (rifacimento intero bene)
Lavori di rifacimento e manutenzione della chiesa; in particolare furono sistemate le coperture. L'intervento è citato in un inventario redatto in data 23 luglio 1668 dall'agrimensore Mattia Boschin su incarico del Comm. fra' Salvatore de Imbroll.
1701 - 1701 (ampliamento intero bene)
Lavori di manutenzione straordinaria della chiesa - tra cui l'ampliamento di un passo e mezzo del presbiterio, ingrandimento delle finestre e l'innalzamento della porta - per volontà del nob. de Buglioni.
1903 - 1903 (rifacimento intero bene)
Ampliamento e rifacimento della chiesa, conferendo le dimensioni e l'aspetto attuale. Fu abbattuto il portico che precedeva la facciata e costruita l'attuale navata.
1903 - 1903 (costruzione esterno della chiesa)
Erezione del campanile, con struttura assestante, sul lato destro a fianco della facciata, in sostituzione del precedente campaniletto a vela.
1974 - 1974 (restauro intero bene)
Restauro generale della chiesa, condotto dall'impresa Colossetti di Perteole. In particolare fu rifatto ex novo il pavimento, furono rinnovati gli intonaci esterni e fu ricostruito il tetto che era crollato in precedenza, sempre con struttura a capriate.
2011 - 2011 (restauro campanile)
Restauro degli esterni e della cella campanaria su progetto dell'architetto Ennio Snider.