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Chiese in Provincia di Udine - città di : Chiesa di San Leonardo
Chiesa di San Leonardo
S. LEONARDO
Dettagli
Pianta ad aula rettangolare, orientato, con cappelle laterali. Il sedime sorge su un rialzo cui si accede da quattro gradini. La torre campanaria è esterna a meridione; si compone di un basamento in bugnato e da un fusto in pietrame a vista. Il prospetto principale è tripartito da quattro lesene doriche con architrave modanato e timpano decorato da nicchia quadrilobata sottosquadro, un tempo aperta. Nella partizione centrale il portale in pietra modanata è concluso dal timpano decorato. Sul prospetto nord è addossata la sacrestia; l'edificio a sud è leggermente ampliato da un corpo aggiunto in cui entro un arcone si apre l'ingresso laterale. L'interno è ad aula con angoli smussati e profondo presbiterio rettangolare. Le pareti sono scandite da lesene in stile ionico, cornicione modanato a correre; il soffitto è a volta con dipinto centrale. Due scarselle laterali per lato accolgono i rispettivi altari. Il profondo presbiterio, rialzato di tre gradini, è poligonale ad angoli smussati con il soffitto a volta a crociera. L'aula è illuminata da due finestre rettangolari, il presbiterio da una per lato. Il fonte battesimale a fusto è addossato alla parete a nord, presso l'ingresso, delimitato da balaustra in legno. Il pulpito ligneo è a parete, speculare all'ingresso laterale con scala interna. L'organo è situato nello spazio retrostante all'altare. La pavimentazione è moderna in marmo venato bianco e grigio scuro.
Pianta
L'edificio è ad aula rettangolare, con cappelle laterali.
Prospetto principale
Il prospetto principale è tripartito da quattro lesene doriche con architrave modanato con timpano decorato da nicchia quadrilobata sottosquadra, un tempo aperta. Nella partizione centrale il portale in pietra modanata concluso dal timpano decorato. Sul prospetto nord è addossata la sacrestia; l'edificio a sud è leggermente ampliato da un corpo aggiunto in cui entro un arcone si apre l'ingresso laterale. La torre campanaria è esterna a meridione; si compone di un basamento in bugnato e da un fusto in pietrame a vista.
Coperture
Il coperto è a due falde sorretto da travi di legno e manto in coppi.
Struttura
L'edificio presenta struttura portante in muratura mista. A seguito del terremoto del 1976 lo stesso ha subito interventi di adeguamento antisismico.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è moderna in marmo venato bianco e grigio scuro.
XIII - XIII (preesistenze intero bene)
Prime notizie sulla chiesa si collocano nella seconda metà del 1200.
1462 - 1462 (preesistenze intero bene)
Un atto testamentario del 4 ottobre 1462, riporta le ultime volontà di Giovanni quondam Domenico di Chiasottis abitante in Plasencis, il quale vuole essere sepolto nella chiesa di San Leonardo de Plasenza, nella tomba dei suoi antenati. In tale testamento, Giovanni di Chiasottis, lascia vari beni ai camerari della chiesa affinché gli vengano celebrate messe in concomitanza con l'anniversario della sua morte.
1495 - 1495 (consacrazione altare maggiore)
Monsignor Sebastiano Nascimbene vescovo Conoviense, Vicario in spiritualibus del Patriarca di Aquileia consacrò la Chiesa di San Leonardo de Placentia e nell'altar maggiore mise le reliquie dei Santi Martiri Affre e Compagni, di San Donato e di San Lorenzo, sotto il Pontificato di Alessandro VI; questo accadeva l'8 novembre 1495.
1511 - 1532 (ricostruzione intero bene)
Nel 1511 il terremoto causa notevoli danni all'edificio, tanto che la popolazione tutta decise di ricostruirlo. Un documento notarile da conferma della ricostruzione. Gli interventi si diluiscono notevolmente nel tempo; il sopra citato documento dell'11 aprile 1532 riporta che a tale data, i lavori di ricostruzione e copertura dell'edificio cultuale si stavano ultimando.
1770 - 1770 (danni atmosferici torretta campanaria)
La mattina del 17 agosto 1770, un fulmine si abbatte sulla chiesa di San Leonardo causando notevoli danni alla torretta campanaria e alla copertura.
1770 - 1771 (ricostruzione intero bene)
A seguito dei danni causati dal fulmine, la popolazione di Plasencis, previo assenso del Capitolo di Cividale, decide di ricostruire l'edificio cultuale. Il 31 gennaio 1771 è concessa la facoltà di benedire la prima pietra della nuova chiesa da erigersi a Don Mattia Mesaglio, curato di Ciconicco.
1782 - 1782 (completamento intero bene)
I lavori di completamento della nuova chiesa sono terminati il 5 maggio 1782. I camerari di Plasencis si accordarono con Osvaldo Lotti per l'altare maggiore per un prezzo di L. 7000.
1806 - 1806 (costruzione campanile)
Nel 1806 avvenne l'approvazione, da parte del capitolo di Cividale, dei disegni per il nuovo campanile. Il progetto del campanile fu approntato dal capomastro Domenico Giuseppe Copetto, di Susans.
1976 post - 1976 post (restauro intero bene)
A seguito del terremoto del 1976 lo stesso ha subito interventi di adeguamento antisismico.