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Chiese in Provincia di Udine - città di : Chiesa di San Martino Vescovo
Chiesa di San Martino Vescovo
Glesia di San Martin S. Martino Vescovo
Dettagli
La chiesa di Tapogliano fu costruita ex novo a fianco alla chiesa medievale, risultata insufficiente a contenere l'aumentata popolazione. I lavori partirono nel 1682 e terminarono nel 1690, anno della sua benedizione, mentre la consacrazione avvenne nel 1695. All'inizio del Settecento la chiesa, con la collocazione degli altare maggiore, di quelli laterali e del pulpito, fu completata nell'aspetto che conserva tuttora. Nella seconda metà dell'Ottocento fu sostituita la pavimentazione e all'inizio del Novecento fu arricchita con l'apparato decorativo e gli affreschi e fu sostituita la copertura del campanile. L'aspetto attuale della facciata deriva dal restauro realizzato nel 1937, gli interni sono stati modificati da un intervento di restauro ed adeguamento liturgico a metà degli anni Settanta per cui è stato conferito un aspetto più sobrio. Recentemente è stato sistemato il sagrato e ad oggi è in progetto un intervento di restauro che interessa il campanile.
Preesistenze
L'attuale sagrestia è costituita dal presbiterio dell'antica chiesa di San Martino, di cui si è conservata solo questa parte. L'antica chiesa medioevale era orientata ad Oriente, aveva un'unica navata preceduta da un pronao, un campaniletto a vela al colmo del tetto ed era circondata da un cimitero chiuso da un muretto in sassi. Il pavimento si trova ad una quota di 75 cm inferiore rispetto al piano di calpestio dell'attuale navata e nel centro si è rivenuto il basamento dell'antico altare; è coperto da una volta a crociera costolonata, chiusa da una chiave stellata in pietra. I muri e le vele della volta sono interamente affrescati; gli affreschi, rivenuti nel 1911, sono stati restaurati tra il 1913-'14, nel 1925, 1968 e 1992; risalenti a fine Quattrocento - inizio Cinquecento, sono diversamente attribuiti all¿artista Antonio da Firenze, a Giovanni de Cramariis o ad un esperto miniaturista friulano. Gli affreschi sono divisi longitudinalmente in due ordini: in quello inferiore è rappresentata una teoria di apostoli, tra cui si distingue anche il profilo di un donatore colto nel gesto offertoriale, che potrebbe riferirsi a colui che ha finanziato l'esecuzione dell'opera; il secondo ordine costa di tre lunette definite dall'arco d'imposta della volta in cui in posizione centrale è raffigurata la Crocifissione, in quelle laterali scene e fatti della vita di San Martino; nelle vele della volta vi sono i quattro evangelisti, nell'arco santo, due scene dell'Annunciazione e, nella parte inferiore, a sinistra, Maria in trono con il Bambino, San Giovanni Battista e due oranti, a destra, Maria in trono col Bambino tra San Bernardino da Siena e San Tommaso d'Aquino, nell'intradosso personaggi dell'Antico Testamento. La costruzione della nuova chiesa partì nel 1682 e già dal 1690 la navata della chiesa medievale era stata demolita.
Impianto planimetrico
La chiesa è orientata a Sud Est. La configurazione planimetrica è molto semplice: l'edificio si compone di un'unica navata longitudinale con due nicchie laterali e di un presbiterio a base rettangolare conclusa sul fondo da un'abside poligonale. Sul lato destro del presbiterio vi è la sacrestia, costituita da un corpo rettangolare orientato ad Est, preceduto all'esterno da un pronao; sempre su questo lato si erge il campanile, con struttura isolata. La chiesa è preceduta da un ampio sagrato - in leggera pendenza dalla quota della strada - ed è sopraelevata da questo mediante tre gradini. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 28,42 ml; larghezza 8,64 ml e altezza navata 8,91 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame. La facciata principale a capanna è leggermente in aggetto rispetto al corpo della chiesa. Lateralmente è definita da due lesene di ordine tuscanico, impostate su un basamento in pietra e sormontate da un frontone con cornice aggettante, nel cui timpano si apre un occhio con il monogramma in ferro battuto IHS. Il portale d'ingresso, rialzato dal sagrato mediante
XIII - XV (preesistenza intero bene)
Costruzione della chiesa, della quale sopravvive il presbiterio affrescato, ora adibito a sagrestia.
fine XV - fine XV (preesistenza intero bene)
Esecuzione del ciclo di affreschi che decora le pareti della vecchia chiesa.
1564 - 1564 (preesistenza intero bene)
Collocazione del fonte battesimale e benedizione del camposanto che circondava la chiesa - prima di questa data i morti venivano sepolti presso la pieve di Romans.
1570 - 1570 (preesistenza intero bene)
Descrizione della chiesa da parte del visitatore apostolico Bartolomeo da Porcia: la chiesa era dotata di tre altari, di cui quello maggiore, con tabernacolo dorato e sei statue lignee, era dedicato a San Martino, quello sulla parete sinistra a San Lorenzo, quello a destra a San Francesco.
1588 - 1588 (costruzione esterno della chiesa)
Erezione del campanile.
1682 - 1690 (Costruzione intero bene)
Edificazione della nuova chiesa, a fianco alla chiesa precedente della quale si demolì la navata gotica.
1690 - 1690 (benedizione intero bene)
La chiesa fu benedetta dal curato Pietro Tommasini il 10 novembre 1690; in questo periodo la nuova chiesa è quasi completata.
1692 - 1692 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'altare laterale destro, attribuito a Leonardo Zuliani.
1695 - 1695 (consacrazione intero bene)
La chiesa fu consacrata il 21 novembre 1695 da Giovanni Francesco Mille, vescovo e conte di Trieste (si veda l'epigrafe murata sopra l'accesso alla sagrestia).
1700 - 1700 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'altare laterale sinistro dei Santi Giovanni Battista, Lorenzo e Pietro, attribuito a Leonardo Zuliani.
1709 - 1716 (completamento interno della chiesa)
Erezione dell'altare maggiore, realizzato in più fasi e attribuito a Leonardo Zuliani; realizzazione del pulpito.
1790 - 1790 (restauro esterno della chiesa)
Intervento di restauro del campanile.
1858 - 1858 (demolizione esterno della chiesa)
Demolizione del cimitero che si estendeva attorno alla chiesa, trasferito all'estremità meridionale del paese.
1875 - 1875 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'attuale pavimentazione, con riquadri di pietra bianchi e neri, ad opera degli scalpellini Giovanni Battista e Costantino Novello, posta in opera sopra la pavimentazione originale in mattonelle di cotto; realizzazione della balaustra in pietra bianca d'Aurisina che separa il presbiterio dalla navata.
1876 - 1876 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione dell'affresco nella nicchia del fonte battesimale, attualmente adibita a confessionale, ad opera di Lorenzo Bianchini.
1878 - 1878 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione del nuovo pulpito ligneo, realizzato dall'artigiano Giacomo Calligaris di Romans.
1906 - 1906 (rifacimento esterno della chiesa)
Il campanile fu restaurato e rifatto nel suo aspetto attuale, sostituendo la precedente copertura con quella attuale a cipolla.
1908 - 1908 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione dei tre affreschi sul soffitto della navata e delle decorazioni, ad opera del pittore Giulio Justolin.
1911 - 1914 (preesistenza intero bene)
Scoperta sotto uno strato di calce degli affreschi cinquecenteschi che decorano il vecchio presbiterio; la Commissione Centrale per la Cura dei Monumenti di Vienna, incarica lo studioso Hans Viertelberger di effettuare una ricognizione nel 1911 e in seguito di restaurare l'intero ciclo.
1914 - 1914 (ampliamento intero bene)
Ampliamento della sagrestia, costruendo il corpo annesso al vecchio presbiterio, preceduto da un pronao, sull'area occupata dalla navata demolita della vecchia chiesa.
1937 - 1937 (restauro intero bene)
Restauro della facciata come testimonia l'ovale collocato sopra il portale d'ingresso; in conclusione a questo intervento furono benedette le tre statue collocate nelle nicchie.
1975 - 1977 (restauro interno del