Pordenone, la marcia pro rifugiati tra l'indifferenza
Solo 50 studenti e le associazioni al fianco di chi è arrivato con i barconi. In piazza sui cartelli la denuncia civile: «Scusate se non siamo annegati»
PORDENONE. «Scusate se non siamo annegati». «Prigionieri a Pordenone». «Vogliamo la libertà» e ancora «Salvati dal mare e prigionieri qui». Parole e messaggi che colpiscono come un pugno nello stomaco. Sono i cartelli che hanno mostrato i richiedenti asilo nel corteo che ha coinvolto profughi, studenti, insegnanti ed esponenti dell’associazionismo locale, organizzato da Hapa Tuko (associazione nata all’interno del Liceo Leopardi-Majorana) in collaborazione con la Caritas, la cooperativa sociale diocesana Nuovi Vicini e il supporto operativo dell’Associazione Immigrati di...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto