Morì per un malore in carcere La perizia scagiona il medico
Il giudice ha archiviato l’inchiesta per omicidio colposo a carico del professionista La difesa: nessuna avvisaglia clinica, aveva segnalato il caso all’amministrazione
Due giorni prima che la morte lo cogliesse nel sonno, a 63 anni, in una cella del Castello di Pordenone, l’ex imprenditore Gianmario Bonivento era stato sottoposto a una serie di esami: i parametri erano tutti regolari. Nessuna avvisaglia, dunque, del malore fatale. È la ricostruzione dell’anatomopatologo Sandro Sulfaro, consulente del pm.
La sua perizia ha scagionato definitivamente il medico del carcere Giovanni Capovilla, 66 anni, nativo di Motta di Livenza e residente ad Annone Veneto e ha fondato...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto