Ruba l'auto di mamma e si schianta: i sogni di Daniele, morto a 16 anni e impaziente di lavorare
Fagagna, frequentava con profitto il Bearzi e da anni collaborava con la Pro loco di Battaglia. Gli abbracci con nonna e i ricordi del papà: «Voleva sporcarsi le mani e darsi da fare»
FAGAGNA. Non c’era sera che non si concludesse con il bacio della buonanotte a nonna Ninfa. Bersaglio di scherzi innocenti che si concludevano con una risata di entrambi e quel «None, mi vûtu ben?», preludio ironico all’immancabile abbraccio.
Daniele Burelli era così: saldamente ancorato all’ambiente familiare, appassionato di tutto ciò che aveva a che fare con saldature e metallo, coinvolto fin da piccolissimo nelle attività della Pro Loco di Batae, presieduta da papà Marco.
Un’anima che ribolliva dalla voglia...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto