Mamma e figlioletta uccise, la comunità islamica: "L’Italia doveva proteggerle"
La denuncia al rito di purificazione delle salme, a Pordenone: «Dopo Sanaa, uccise Touria e Hiba. E l’ora delle responsabilità»
PORDENONE. «Abbiamo perduto Sanaa e poi Touria e Hiba: basta!». Tanji Bouchaib, leader della Federazione islamica veneta, ha recitato, ieri mattina nella camera ardente dell’ospedale civile a Pordenone, la preghiera dei morti con l’imam Ahmed Erraji.
Prima il rito e dopo la denuncia: «E’ il momento della responsabilità: Touria e Hiba, la moglie e la figlioletta che il marocchino Abdelhabi Lahmar ha ucciso la notte tra il 14 e il 15 aprile, avevano chiesto aiuto allo Stato – ha...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto