L’ abbraccio tra l’ alpino e il suo eroe: nel ’43 lo salvò nella ritirata di Russia
Una penna nera di Vicenza portò al sicuro un commilitone friulano ferito, ma non tornò più dal fronte. La famiglia di Gino Segato non sapeva del gesto fino a quando non ha incontrato i figli di Luigi Deana
POZZUOLO DEL FRIULI. Per 70 anni Elisa Segato ha atteso che suo fratello Gino tornasse a casa. L’ultima immagine di Gino era rimasta impressa negli occhi della madre che era riuscita a incrociare il suo sguardo alla stazione di Vicenza, mentre il figlio partiva per la Russia. Poi dal fronte erano arrivate alcune lettere, la notizia di un ferimento e dal 21 gennaio 1943, più nulla. Gino Segato, alpino del battaglione Vicenza è nell’elenco dei dispersi dopo la ritirata...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto