L’amore che sfocia nella follia e la fucilata che cancella una vita
16 ottobre 1873
Lucia burello
«Gio Batta rassegnati: sei brutto e non possiedi neanche un pollo, quella ragazza per te è irraggiungibile!».
Suona più o meno così il tormentone che Giovanbattista De Cillia si sente ripetere dagli amici d’osteria. Ma il tormento vero, a San Marco di Mereto di Tomba, è quello che il disgraziato infligge alla povera Benvenuta Florit, convinto d’esserne l’uomo ideale. Dal canto suo, la ragazza non sa più a quale santo votarsi, perché la persecuzione sta...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto