Fidanzata uccisa, Mazzega ci riprova in appello: «Un delitto non voluto»
SPILIMBERGO. Quando le chiuse la bocca, premendole sul viso un cuscino o un altro non meglio precisato pezzo di stoffa, Francesco Mazzega non intendeva affatto soffocare la fidanzata Nadia Orlando. E se le cose andarono così, se, cioè, la conversazione con cui quella sera tentò di convincerla a non lasciarlo degenerò in omicidio, fu soltanto perché, in quel momento, agì in condizione di vizio parziale di mente. È con questi due argomenti, completamente inediti rispetto alle tesi sostenute in primo...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto