Il Dna di un estraneo a casa di Rosetta Controlli incrociati su quindici persone
Dai reperti biologici analizzati dai Ris sono emerse tracce genetiche miste. Il procuratore: «Presto per parlare di svolta»
Analizzando i reperti biologici trovati nell’abitazione di Rosetta Quaiattini, la settantenne uccisa la sera del 25 gennaio, i carabinieri del Ris di Parma hanno isolato tracce di Dna misto che potrebbero essere utili a risalire all’identità della persona che accoltellò a morte la pensionata, sgozzata con una grossa lama con modalità che richiamano alla mente «tecniche usate prevalentemente da altri popoli o comunque in altri luoghi», come riferito dagli inquirenti nei giorni successivi all’autopsia.
Il capo della Procura di...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto