I soccorritori: «Nalgi è morto dopo un volo di venti metri»
Martiniak, capo dell’Unità di soccorso di Mojstrana, conferma le prime ipotesi: «È stata una fatalità. Ha messo un piede in fallo ed è precipitato in un dirupo»
Un tragico incidente. Pagato con la vita. E che non è frutto di inesperienza o, peggio ancora, di avventatezza e imprudenza. Semplicemente Aurelio Nalgi, deceduto in seguito a una caduta sul monte Tricorno, in Slovenia, ha messo un piede in fallo e lo zaino ha contribuito ulteriormente a sbilanciarlo e a farlo precipitare nel vuoto.
Questa la dinamica dell’incidente che è costato la vita, giovedì scorso, al professore sessantanovenne, amante della montagna. Conferme ulteriori arrivano dall’Unità di soccorso di...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto