I fiori bianchi di un ragazzino tra flash, inviati e telecamere
Sbuca dalla cima delle scale che dal parcheggio scendono verso l’edificio che ospita la palestra, con un mazzo di fiori bianchi nel cellophane. Cappelli corti, giubbino di pelle, jeans e scarpe da...
Sbuca dalla cima delle scale che dal parcheggio scendono verso l’edificio che ospita la palestra, con un mazzo di fiori bianchi nel cellophane.
Cappelli corti, giubbino di pelle, jeans e scarpe da tennis, un giovanissimo sconosciuto, non più di quattordici anni, avanza serio e compito fino al punto del muretto dove le strisce che delimitano il posto macchina mostrano ancora una chiazza di sangue e una manciata di vetro sbriciolato di un finestrino rotto.
Poi, con grazia, appoggia quel pensiero...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto