«Rimborsare i bisognosi doveva essere la priorità»
L’ex presidente Anselmi: «Il fondo welfare andava chiuso a Natale, si è perso tempo». E ancora: «Veneto Banca si poteva salvare, non era come BpVi ma gli stipendi erano troppo alti»
TREVISO. «Peggio di così non poteva andare». La frase, Beniamino Anselmi, la pronuncia ancor prima della domanda. Anselmi è stato presidente di Veneto Banca solo tre mesi, ma il suo addio colpì tutti e non solo per la rinuncia alla buonuscita: era il 7 novembre 2016 quando l’uomo scelto dal fondo Atlante disse: «Io non ci sto»; e, tutt’oggi, Anselmi ripete: «Non sono uno sprovveduto da dare le dimissioni dopo appena tre mesi, ma ho solo rammarichi e tanto...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto