Addio a D’Avossa: colto e integralista, divise la città
Il generale che comandò l’Ariete e non era avvezzo a obbedir tacendo
PORDENONE. Non era avvezzo a obbedir tacendo. Tutto si può dire di lui tranne che fosse una persona ordinaria e comune.
Sono stati celebrati ieri a Roma i funerali del generale Gianalfonso D'Avossa, 41° comandate della brigata corazzata Ariete negli anni 1990 e 1991, morto fa all'ospedale Celio di Roma.
Per lui l'ambasciatore russo a Roma ha pronunciato un elogio funebre da parte del ministro degli esteri Sergej Lavrov (dopo la carriera militare aveva scelto di vivere a San...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto