«Il mio è un Re Lear rock che sa parlare al popolo»
L’originale messinscena di Corsetti al Nuovo di Udine da lunedì 29 a mercoledì 31 «La traduzione rivela finalmente i pensieri autentici di William Shakespeare»
È arcinoto: lo scespiriano Re Lear scandaglia come nessuno i rischi di chi il potere lo gestisce.
Il sovrano ci arriva su dal Seicento con l’energia della contemporaneità perché - come dice Ennio Fantastichini - «certe gestioni non mutano mai. Anzi, di solito peggiorano».
Va letto e visto (e anche rivisto) per raccogliere la più vasta collezione di sentimenti familiari, conficcati nella complessità di una commedia che deve gestire dramma storico e tragedia.
Ebbene, come direbbe Carrà, Re Lear è...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto