Antonio Turchet il fiorista deportato che ripeteva al figlio: «Non odiare mai»
PORDENONE. In un angolo della fioreria, anche in occasione di questa Giornata della memoria, ci sono i documenti che ricordano le deportazioni nei campi di sterminio nazisti, pezzi di filo spinato...
PORDENONE. In un angolo della fioreria, anche in occasione di questa Giornata della memoria, ci sono i documenti che ricordano le deportazioni nei campi di sterminio nazisti, pezzi di filo spinato attorcigliati tra loro e, in mezzo, la fotografia di Antonio Turchet, il padre di Luciano, l’attuale gestore della fioreria in corso Garibaldi a Pordenone, deportato nel 1944 a Flossenburg, distaccamento di Dachau.
È in questo periodo dell’anno che per Luciano è il momento di raccontare quello che sono stati...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto