Tra gli ultimi sopravvissuti alla ritirata di Russia. «Così mi salvai mangiando una tavola di legno»
Gregorio Bigattin (Bruno) di Aquileia ricorda 75 anni dopo la tragedia in cui morirono 95mila soldati italiani. È tra i pochissimi a poterlo ancora raccontare. Come Guido Coos di Tarcento: 1.100 chilometri a piedi a 45 gradi sotto zero
«Mi sono salvato mangiando una tavola di legno. Me l'ero procurata perché un vecchio mi aveva detto: "Mastica il legno, ti dà saliva e vivi"». Gregorio Bigattin per tutti Bruno, è uno dei pochi reduci di Russia - in regione sono una cinquantina (gli iscritti alla sezione friulana dell'Unirr non sono più di sei) - ancora in grado di raccontare l'orrore vissuto dalle "centomila gavette di ghiaccio". Oggi tocca a Bigattin e a Guido Coos di Tarcento ricordare...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto