Con l'agenda stretta fra le mani
È morto con la sua agenda stretta fra le mani, Romano Specogna, classe 1928. Il ricordo del condirettore di Repubblica, Tommaso Cerno
È morto con la sua agenda stretta fra le mani, Romano Specogna, classe 1928 come Ciriaco De Mita, suo amico e – diciamo così – capo corrente. La stringeva come se quell’ultimo appuntamento con l’Aldilà, lui che ci credeva, volesse segnarlo di suo pugno in qualche modo lì, insieme agli altri impegni, in coda a tutto quello che aveva fatto nella sua vita da politico. Si può dire che fosse nato già democristiano, benché sotto le insegne del fascismo...
Pubblicato su Il Messaggero Veneto